Meno nascite e aumento età media in Italia nel 2020

di Tommaso Cardinale, 5 luglio 2021

Nel 2020 sono ulteriormente diminuite le nascite in Italia: si è passati dalle 420.170 del 2019 a 404mila del 2020. La diminuzione delle nascite, il 30% in meno in 12 anni, e il livello eccezionale di decessi 746mila (il 18% in più di quelli rilevati nel 2019), hanno portato la popolazione italiana a diminuire ulteriormente: il primo gennaio 2021 i residenti erano 59 milioni e 258mila, 384mila in meno rispetto al 2019.

Alcuni effetti del coronavirus sulla demografia in Italia

Sebbene il 2020 sia stato l’anno del Covid e del lockdown, gli effetti diretti del coronavirus sulla natalità in Italia ancora non sono misurabili ad eccezione del mese di dicembre: secondo il report dell’Istat la variazione negativa massima su base mensile è proprio quella dell’ultimo mese dell’anno, con -3500 nati rispetto a dicembre 2019. I dati provvisori sulla natalità di gennaio 2021, mostrano inoltre un calo di 5mila nascite rispetto a gennaio 2020. 

Per rispondere alla domanda: “Il lockdown e lo smartworking porteranno gli italiani ad avere più figli?”, i primi effetti della pandemia sugli atteggiamenti riproduttivi in Italia portano decisamente a dire di no.

Questa previsione negativa è corroborata dai primi dati provvisori sui matrimoni del 2020 (secondo l’Istat in Italia c’è infatti ancora un forte legame tra matrimonio e intenzione di fare figli): in quest’anno sarebbero stati celebrati circa 97mila matrimoni, cioè il 48% in meno dell’anno precedente.

Si potrebbe pensare che il numero di decessi così alto, nel 2020, soprattutto tra i più anziani (75.891 decessi attribuibili in via diretta a Covid-19) possa aver in qualche modo diminuito l’età media in Italia, ma così non è stato: l’età media si è alzata dai 45,7 anni del 2019 ai 46 anni del 2020, ed è aumentata la popolazione ultrasessantacinquenne (+61mila) e quella ultraottantenne (+64mila), mentre è diminuita la popolazione in età attiva (i 15-64enni, dal 63,8% al 63,7%).

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