Anche nel 2022 si osserva un nuovo superamento al ribasso del record di denatalità. Le nascite tra la popolazione residente sono 393.333 nel 2022 e la denatalità prosegue anche nel 2023. In questo contesto di natalità decrescente, prosegue l’aumento dei figli nati fuori dal matrimonio: sono 163.317, pari al 41,5% del totale.
Nuovo record negativo di natalità
La scorsa settimana Istat ha pubblicato il report con i dati ufficiali sulla natalità del 2022. I dati mostrano che nel 2022 c’è stato un nuovo superamento al ribasso del record di denatalità. Le nascite tra la popolazione residente sono 393.333 nel 2022, 6.916 in meno rispetto al 2021 (-1,7%). Analizzando i primi dati provvisori la denatalità prosegue nel 2023: a gennaio-giugno infatti le nascite erano circa 3.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Nel 2022 il numero medio di figli per donna scende a 1,24 e a 1,18 per le donne di cittadinanza italiana (nel 2008 era 1,33). L’età media alla nascita del primo figlio è 31,6 e rimane stabile rispetto all’anno precedente.
Aumenta il numero di figli nati fuori dal matrimonio
Nel 2022, in un contesto di natalità decrescente, prosegue l’aumento dei figli nati fuori dal matrimonio: sono 163.317 (+3,5mila sul 2021, quasi 50mila in più sul 2008), pari al 41,5% del totale, di cui il 35,0% con genitori che non sono mai stati coniugati e il 6,5% da coppie in cui almeno un genitore proviene da una precedente esperienza matrimoniale.
Dall’inizio del millennio la quota di nati fuori dal matrimonio sul totale dei nati è sistematicamente aumentata, guadagnando 33 punti percentuali: erano pari al 19,7% del totale nel 2008, 22,0% nel 2010, 24,8% nel 2012, 27,6% nel 2014, 29,9% nel 2016, 31,0% nel 2017, 32,3% nel 2018, 33,4% nel 2019, 35,8% nel 2020, 39,9% nel 2021 e 41,5% nel 2022.
Dove nascono più figli fuori dal matrimonio?
La quota più elevata di nati da genitori non coniugati si osserva nel Centro (48,7%), seguono Nord-ovest (42,4%) e Nord-est (42,3%). Nel Mezzogiorno si registra la quota più bassa (36,8%), mentre la regione con la quota più alta è la Sardegna (53,6%). Nel Centro spiccano l’Umbria (51,1%), il Lazio (49,5%) e la Toscana (48,6%); al Nord-ovest la Valle d’Aosta-Vallée d'Aoste (49,3%) e al Nord-est la provincia autonoma di Bolzano/Bozen (48,1%). Le percentuali più basse si registrano in Calabria (30,4%) e in Basilicata (29,2%).
Tra genitori entrambi italiani i nati fuori dal matrimonio raggiungono il 44,7%. Tra le coppie miste, l’incidenza è più elevata se è il padre a essere straniero (38,3%) rispetto alle coppie con madre straniera (31,8%). Per i nati da genitori entrambi stranieri la quota raggiunge il 26,9%, 18 punti percentuali in meno rispetto alle coppie di genitori entrambi italiani.
Nascite fuori dal matrimonio: tendenza diffusa soprattutto tra giovani
La tendenza ad avere figli fuori dal matrimonio è diffusa soprattutto tra i giovani. I nati fuori dal matrimonio costituiscono il 59,5% delle nascite tra le giovani fino a 24 anni e il 41,9% tra i 25 e i 34 anni. Tra le coppie di entrambi italiani si arriva rispettivamente al 73,2% e 45,7%. Dopo i 34 anni di età, la quota di nati fuori dal matrimonio si attesta a 36,6% per il complesso delle coppie e al 38,5% per le sole coppie di genitori italiani. Le nascite fuori dal matrimonio sono perlopiù quelle da coppie di genitori celibi e nubili (l’84,2% delle 163mila nascite nel 2022 contro un 15,8% da coppie nelle quali almeno uno dei due proviene da precedente esperienza coniugale). Ciò si deve al fatto che, soprattutto tra le coppie più giovani, aumenta l’adesione a un sistema valoriale per il quale il matrimonio rappresenta meno che in passato il passaggio obbligato prima di avere dei figli.
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