Eutanasia: nel Regno Unito cresce la pratica di “staccare la spina” senza avvisare i parenti

di Stefano Grossi Gondi, 18 maggio 2016

Nessun consenso della famiglia, nessun preavviso. In un anno, 40mila malati nel Regno Unito (un quinto del totale) sono morti così, l’equipe medica ha deciso autonomamente di non rianimarli in punto di morte. Il Royal College of Physicians ha puntato il dito contro questo fenomeno in crescita negli ospedali britannici, e il Daily Telegraph ha montato il caso, mettendolo in relazione con i tagli alla spesa pubblica, in particolare in ambito sanitario.

Il professor Ahmedzai, curatore della ricerca, ha affermato come siano state aggirate anche  le procedure di fine vita previste dalla normativa: ad esempio, nel 16% dei casi non esistono nemmeno registrazioni o trascrizioni dei dialoghi avuti con i pazienti. Questa attenzione alla nostra persona, fatta di corretta informazione e sostegno - ha affermato Ahmedzai  - è quella che ciascuno di noi medici vorremmo ricevere se ci trovassimo in quelle situazioni. È nostro dovere quindi trattare così i nostri pazienti.

Un altro dato emerso dall’indagine è che soltanto il 23% dei pazienti terminali riesce a morire nella propria casa, circondato dai propri cari. Un sondaggio britannico dice che questo desiderio è del 72% delle persone.

 

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