Numero delle vittime della II Guerra Mondiale

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Conteggio delle vittime della seconda guerra mondiale per nazione
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Le cifre fornite di seguito sul numero delle vittime della seconda guerra mondiale e la loro suddivisione per gruppi di nazioni, a seconda dello schieramento, possono essere oggetto di dibattito. Intendono qui comunque fornire un'idea di massima.
 
Vittime suddivise per nazionalità
 
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Fonte: Joseph V. O'Brien, Dipartimento di Storia – John Jay College of Criminal Justice, New York, NY, USA [9]

 

Note
1. Cina: i morti della Seconda guerra sino-giapponese sono stimati da John Dower a 10 milioni di cui 3,200,000 militari del Kuomintang. Questa stima non include i morti dovuti a conflitti interni, carestia e allagamento. I morti totali sono difficili da calcolare perché non ci sono stati censimenti prima della guerra. R. j. Rummel ha stimato i morti tra 10,600,000 e 37,000,000 e ha detto che il numero più attendibile è 19,605,000 (di cui 3,400,000 militari morti di esercito nazionalista e guerriglieri comunisti, 432,000 militari collaborazionisti morti, 3,252,000 civili morti per operazioni militari, 56,000, 3,949,000 civili uccisi dai giapponesi, 5,097,000 vittime del Kuomintang (di cui 3,081,000 militari coscritti), 250,000 vittime dei comunisti, 110,000 vittime dei signori della guerra e 2,250,000 morti per le carestie).
2.  Germania: un nuovo studio del Dr. Rüdiger Overmans dell'Ufficio della Storia Militare Tedesca di Potsdam basato sui rapporti dell'alto comando tedesco ha alzato la cifra dei morti tedeschi da 4,600,000 a 5,318,531. Infatti prima non si erano calcolate le forze paramilitari combattenti con l'esercito (230,000 morti) e i quelli creduti civili che in realtà hanno combattuto nell'Europa dell'est. Morti per teatro di operazioni: Africa: 16,066; Balcani: 103,693; nord: 30,165 ; ovest: (fino al 31 dicembre 1944): 339,957; Italia: 150,660; fronte est (fino al 31 dicembre 1944): 2,742,909; guerra finale (est e ovest) 1945: 1,230,045; altro (inclusa la guerra aerea e navale): 245,561; prigionieri morti: 459,475. Il totale è 5,318,531. Questa cifra include i dispersi (2,200,000 circa) i quali ormai si danno per morti. I morti civili includono 400,000 morti in attacchi aerei, 600,000 uccisi dai nazisti (di cui 300,000 per motivi politici) e 1,100,000 morti nell'est Europa in seguito alla campagna del 1945 e all'espulsione dopo la seconda guerra mondiale.
3. Finlandia: i morti includono i morti nelle guerre del 1939-1940 e 1941-1944 contro l'Unione Sovietica e della guerra del 1944 contro la Germania. I morti furono rispettivamente 26,000, 67,000 e 1,000. Nel 1939-1940 il corpo di svedesi volontari ebbe 28 morti. Le vittime ebree furono 11.
4. I morti militari includono 150,000 membri dell'esercito (92,000 nella campagna di Francia nel 1940 e 58,000 nelle battaglie sul fronte est, 1940-1945), 20,000 partigiani francesi e 40,000 prigionieri di guerra. I morti francesi nell'esercito tedesco (30,000-40,0000) non sono inclusi. I morti civili includono 120,000 morti e per azioni militari e 230,000 per le rappresaglie e massacri nazisti. V. Erikman, uno storico russo, ha stimato che 22,000 africani nell'esercito francese morirono. I morti del popolo Rom furono 15,000 e quelli ebrei 83,000.
5. Italia: il rapporto Morti e dipersi per cause belliche negli anni 1940-45, il conto ufficiale delle perdite fatto da Roma: Istituto Centrale Statistica nel 1957 riferisce il numero esatto di morti. I morti militari sono stati 291,376, di cui 204,346 prima dell'armistizio (66,686 morti in battaglia o per ferite, 111,579 dispersi certificati morti e 26,081 morti per cause non belliche) e 87,030 dopo l'armistizio (42,916 morti in battaglia o per ferite, 19,840 dispersi certificati morti e 24,274 morti per cause non belliche). I morti per branco di servizio: esercito: 201,405, marina: 22,043, aviazione: 9,096, forze coloniali: 354, cappellani: 91, milizia fascista: 10,066, forze paramilitari: 3,252, non indicati: 45,078. Morti per teatro di operazioni: Italia: 74,725 (di cui 37,573 dopo l'armistizio), Francia: 2,060 (1,039 dopo l'armistizio), Germania: 25,430 (24,020 dopo l'armistizio), Grecia, Albania e Jugoslavia: 49,459 (10,090 dopo l'armistizio), Unione Sovietica: 82,079 (3,522 dopo l'armsitizio), Africa: 22,431 (1,565 dopo 'armistizio), mare: 28,438 (5,526 dopo l'armistizio), altro: 6,844 (3,695 dopo l'armistizio). I prigionieri morti sono inclusi nella lista sopra. I morti civili sono stati 153,147 (123,119 dopo l'armistizio) inclusi 61,432 in attacchi aerei (42,613 dopo l'armistizio). Per ulteriori approfondimenti si veda qui. Nella perdite vanno aggiunti 15,000 soldati africani coscritti. Sono incluse le 64,000 vittime delle repressioni e genocidi nazisti (tra cui 30,000 prigionieri). I morti militari dopo l'armistizio includono 5,927 schierati con gli alleati, 17,166 partigiani e 13,000 della Repubblica Sociale Italiana. 1,000 persone del popolo rom e 8,562 ebrei morirono.
6. Giappone: i morti militari includono 186,000 in Cina dal 1937 al 1941 e 1,555,000 dal 1941 al 1945, più 300,000 dispersi. I morti civili includono 393,000 morti dovuti ai bombardamenti degli Sati Uniti tra cui 210,000 morti per le bombe di Hiroshima e Nagasaki. 150,000 civili vennero uccisi a Okinawa e 10,000 a [saipan durante i combattimenti. Il Yasukuni Shrine in Giappone elenca i nomi di 2,315,128 militari morti dal 1937 al 1945 inclusi i cinesi e i coreani nell'esercito giapponese. I morti dopo la guerra per le radiaziioni sono stimati a 110,000.
7. Corea: John W. Dower ha stimato che 70,000 coreani coscritti morirono in Giappone inclusi 10,000-15,000 nelle bombe di Hiroshima e Nagasaki. I morti corani nell'esercito giapponese sono inclusi nei morti giapponesi. V. Erlikman, uno storico russo, ha stimato tali morti a 10,000, su un totale di 100,000 coreani che prestarono servizio militare nell'esercito giapponese.
8. Unione Sovietica: il numero ufficiale di militari morti è 8,668,400 (di cui 6,330,000 morti in azione o per ferite, 556,000 morti per cause non belliche, 500,000 dispersi e 1,283,000 morti in prigionia su un totale di 4,059,000 prigionieri). Le stime occidentali dei prigionieri sovietici sono invece di 5,700,000 prigionieri di cui 3,300,000 morti. Richard Overy ha detto che nel 1941 e 1942 i morti, feriti, dispersi e anche coscritti erano difficilmente calcolabili. Secondo molti storici agli 8,668,400 morti vanno aggiunti 1,500,000 coscritti di riserva morti o dispersi (soprattutto nel 1941) prima di essere messi nelle forze attive, 150,000 miliziani e 250,000 partigiani. Così i morti arrivano a 10,600,000. Durante la guerra in URSS morirono 13 milioni di uomini tra 17 e 39 anni. Se è vero che morirono 3,300,000 prigionieri anziché 1,283,000 le cifra è di 12,600,000. Dopo la fine della guerra la popolazione era 26,600,000 di meno che prima della guerra (questa cifra include 3,300,000 civili morti nelle aree annesse nel 1939-1940). Lo storico Vadim Erlikman ha stimato che i morti nella guerra siano stati 26,500,000 più 1,700,000 per le repressioni di Stalin. Secondo lui i morti militari sono stati 10,600,000 di cui 7,600,000 morti e dispersi, 2,600,000 morti in prigionia (di 5,200,000 prigionieri) e 400,000 morti delle forze paramilitari e partigiane. I civili morti sarebbero 15,900,000 di 1,500,000 per azioni militari, 7,100,000 per le rappresaglie e i genocidi nazisti, 1,800,000 nei campi di lavoro nazisti e 5,500,000 per le carestie.

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