Elaborazione di Documentazione.info, fonte: La Voce, 12 ottobre 2007
Quanto suggeriva il buon senso viene confermato da una ricerca australiana sugli studenti delle scuole superiori: chi fuma spinelli ottiene risultati peggiori a scuola e abbandona prima gli studi. Il fenomeno danneggia ovviamente i ragazzi coinvolti ma ha riflessi negativi anche sull'intera società, perché un rilevante patrimonio umano viene in parte dissipato. Il problema riguarda tutte le società occidentali: i giovani che consumano droga minano alla base le proprie prospettive di vita, prima con il fallimento scolastico e con quello professionale e con una conseguente infelicità.
La ricerca australiana
Jan Van Ours e Jenny Williams hanno realizzato una ricerca utilizzando informazioni raccolte dall’Australian National Drug strategy Household (Ndshs). Il campione scelto era della fascia di età 25-50 anni, presumibilmente persone che avevano concluso il loro percorso scolastico. Più della metà degli uomini e poco meno della metà delle donne affermano di aver fatto uso di cannabis in un qualche momento della vita. Tra questi, il 46 per cento dei maschi e il 42 per cento delle femmine afferma di averlo fatto per la prima volta prima dei 17 anni. È un modello di età di inizio dell’uso di droga che si ritrova in molti paesi. Molti individui iniziano a consumare cannabis tra i 15 e i 25 anni, mentre sono ben pochi quelli che iniziano dopo i 25 anni.
Cifre sull'abbandono degli studi
In media gli uomini che iniziano a far uso di cannabis prima dei 15 anni completano 0,8 anni di istruzione formale in meno rispetto a coloro che non l’hanno mai consumata. Per le donne, la differenza tra i due gruppi è 0,5 anni. Il modello non è valido solo per l’Australia. Esiste un’ampia evidenza empirica sul fatto che il consumo precoce di cannabis sia associato a un più basso livello di istruzione. Importante è anche l'età nella quale si inizia a fumare: più è bassa più danni si subiscono negli studi. L’assunzione di cannabis prima dei 15 anni riduce la permanenza a scuola tra 1,2 e 1,8 anni per le ragazze e tra 0,3 e 0,8 anni per i ragazzi.
Riflessi negativi sulla futura professione
Le stime tradizionali del tasso di rendimento dell’educazione indicano un incremento di salario del 7-10 per cento per ogni anno di istruzione in più. Così una riduzione degli anni di istruzione dovuta al consumo di cannabis danneggia l’individuo perché abbassa notevolmente i suoi futuri guadagni. Inoltre, poiché le prospettive di lavoro tendono a essere migliori per chi ha una istruzione migliore, è probabile che anche il futuro lavoro ne sia influenzato negativamente. Guadagni e tipo di lavoro non sono rilevanti solo per gli individui (e i loro genitori) ma anche per la società nel suo insieme. Un più alto numero di lavoratori con un basso livello di istruzione impone costi alla società, in termini di tassi di occupazione più bassi e potenziale di crescita.
Dati sul consumo di cannabis tra i giovani
Il problema va affrontato urgentemente con opportune campagne di informazione e interventi concreti, perché vasta è la diffusione del consumo di cannabis tra i ragazzi delle scuole superiori: negli Stati Uniti, i tassi di diffusione sono di circa il 32 per cento tra i ragazzi che frequentano il secondo anno della scuola superiore e del 42 per cento tra quelli del quarto anno.
In Europa i tassi di diffusione tra gli studenti di diciassette-diciotto anni variano fra il 59 per cento della Francia e il 49 per cento dell’Italia al 15 per cento di Grecia e Svezia.
La ricerca australiana
Jan Van Ours e Jenny Williams hanno realizzato una ricerca utilizzando informazioni raccolte dall’Australian National Drug strategy Household (Ndshs). Il campione scelto era della fascia di età 25-50 anni, presumibilmente persone che avevano concluso il loro percorso scolastico. Più della metà degli uomini e poco meno della metà delle donne affermano di aver fatto uso di cannabis in un qualche momento della vita. Tra questi, il 46 per cento dei maschi e il 42 per cento delle femmine afferma di averlo fatto per la prima volta prima dei 17 anni. È un modello di età di inizio dell’uso di droga che si ritrova in molti paesi. Molti individui iniziano a consumare cannabis tra i 15 e i 25 anni, mentre sono ben pochi quelli che iniziano dopo i 25 anni.
Cifre sull'abbandono degli studi
In media gli uomini che iniziano a far uso di cannabis prima dei 15 anni completano 0,8 anni di istruzione formale in meno rispetto a coloro che non l’hanno mai consumata. Per le donne, la differenza tra i due gruppi è 0,5 anni. Il modello non è valido solo per l’Australia. Esiste un’ampia evidenza empirica sul fatto che il consumo precoce di cannabis sia associato a un più basso livello di istruzione. Importante è anche l'età nella quale si inizia a fumare: più è bassa più danni si subiscono negli studi. L’assunzione di cannabis prima dei 15 anni riduce la permanenza a scuola tra 1,2 e 1,8 anni per le ragazze e tra 0,3 e 0,8 anni per i ragazzi.
Riflessi negativi sulla futura professione
Le stime tradizionali del tasso di rendimento dell’educazione indicano un incremento di salario del 7-10 per cento per ogni anno di istruzione in più. Così una riduzione degli anni di istruzione dovuta al consumo di cannabis danneggia l’individuo perché abbassa notevolmente i suoi futuri guadagni. Inoltre, poiché le prospettive di lavoro tendono a essere migliori per chi ha una istruzione migliore, è probabile che anche il futuro lavoro ne sia influenzato negativamente. Guadagni e tipo di lavoro non sono rilevanti solo per gli individui (e i loro genitori) ma anche per la società nel suo insieme. Un più alto numero di lavoratori con un basso livello di istruzione impone costi alla società, in termini di tassi di occupazione più bassi e potenziale di crescita.
Dati sul consumo di cannabis tra i giovani
Il problema va affrontato urgentemente con opportune campagne di informazione e interventi concreti, perché vasta è la diffusione del consumo di cannabis tra i ragazzi delle scuole superiori: negli Stati Uniti, i tassi di diffusione sono di circa il 32 per cento tra i ragazzi che frequentano il secondo anno della scuola superiore e del 42 per cento tra quelli del quarto anno.
In Europa i tassi di diffusione tra gli studenti di diciassette-diciotto anni variano fra il 59 per cento della Francia e il 49 per cento dell’Italia al 15 per cento di Grecia e Svezia.
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