Italia: i poveri sono 4,6 milioni

di Stefano Grossi Gondi, 12 ottobre 2016

Il Rapporto Caritas 2016 sulle politiche di contrasto alla povertà traccia un panorama preoccupante: la povertà assoluta in Italia riguarda 4,6 milioni di persone (il 7,6% della popolazione), più del doppio rispetto al 2007, quando i poveri erano 1,8 milioni (3,1%). La crisi economica ha evidentemente lasciato il segno, ma cosa si intende per povertà assoluta? Secondo l’Istat, è l’indigenza vera e propria, dovuta alla mancanza delle risorse economiche necessarie per conseguire uno standard di vita minimamente accettabile (legato ad alimentazione, abitazione, vestiario, trasporti). 

La povertà è presente in particolare al sud, nelle famiglie con anziani, nei nuclei con almeno 3 minori e in quelli con disoccupati, ma è anche notevolmente cresciuta in altri segmenti della popolazione, prima ritenuti meno vulnerabili: il centro-nord, le famiglie giovani, i nuclei con 1 o 2 minori e quelli con componenti occupati. L’indigenza tocca ormai l’intera società italiana e non è più circoscritta solo ad alcune sue componenti. 

Cosa si fa per contrastare questo fenomeno? Per anni non si è fatto niente, insieme alla Grecia eravamo l’unico paese europeo privo di un piano nazionale contro la povertà destinato a tutti. La Legge di stabilità dello scorso anno ha stanziato 600 milioni di euro per il 2016 e 1 miliardo di euro a partire dal 2017, ed è stato previsto un disegno di legge per riformare il settore, che porterà all’introduzione del Reddito d’Inclusione. Un primo passo per contrastare la povertà assoluta. 

 

Se ti è piaciuto l'articolo condividilo su Facebook  e  Twitter, sostieni Documentazione.info