Il Parlamento Europeo «condanna la pratica della maternità surrogata». È quanto è emerso nel corso dell’assemblea plenaria al Parlamento europeo il 17 dicembre 2015, all’interno del Rapporto annuale sui diritti umani e la democrazia nel mondo riguardo il 2014 e le politiche dell’Unione Europea in materia.
Il Rapporto contiene un emendamento dell’eurodeputato slovacco Miroslav Mikolasik (lo si trova al paragrafo 114) che afferma che il Parlamento europeo «condanna la pratica della maternità surrogata, che mina la dignità umana della donna, visto che il suo corpo e le sue funzioni riproduttive sono usate come una merce; considera che la pratica della maternità surrogata, che implica lo sfruttamento riproduttivo e l’uso del corpo umano per profitti finanziari o di altro tipo, in particolare il caso delle donne vulnerabili nei Paesi in via di sviluppo, debba esser vietato e trattato come questione di urgenza negli strumenti per i diritti umani» a disposizione dell’Ue nel dialogo con i Paesi terzi.
Nelle commissioni parlamentari, prima dell’approvazione in Parlamento, il documento ha ottenuto un’ampia maggioranza favorevole, soprattutto nella commissione degli Affari Esteri (47 sì, 4 no e 4 astenuti), quella che ha l’ultima parola in materia. C’è inoltre da notare come ultimamente si stia diffondendo sempre più un atteggiamento critico nei confronti della pratica della maternità surrogata, non solo da parte dei cattolici, ma anche da parte laica e femminista.
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