Presentiamo un estratto, tradotto da noi, di un articolo del sito del United Nations Population Fund (UNFPA) su un tema poco conosciuto: la selezione del sesso e l’aborto selettivo in base al genere, che, si stima, abbia portato alla mancata nascita di circa 140 milioni di bambine dagli anni 70 a oggi. Per fare un esempio in India, tra il 1976 e il 1977, il 96% delle femmine che erano state riconosciute dagli screening prenatali sono state abortite. Un indice chiaro che questa pratica è ancora diffusa in Asia si può vedere anche in Vietnam dove, nonostante il normale rapporto tra nascite maschili e femminili sia di 102-106 maschi ogni 100 femmine, questo rapporto nel 2019 è stato 120 maschi ogni 100 femmine.
“Oggi si ritiene che manchino all’appello circa 140 milioni di donne in tutto il mondo, come risultato di una pratica discriminatoria: la preferenza verso i figli maschi, che include anche la selezione prenatale del sesso (aborto selettivo, ndr).
A partire dagli anni '90, in alcune aree sono state registrate fino al 25% di nascite maschili in più rispetto a quelle femminili. Il fatto che la selezione del sesso sia in crescita è allarmante, poiché riflette il persistente status svantaggiato di donne e ragazze. Lo squilibrio tra i sessi che ne consegue, inoltre, ha anche effetti negativi sulle società. L’aumento di casi di violenza sessuale e di tratta di esseri umani sono stati collegati a questo fenomeno.
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Come facciamo a sapere che sono in corso pratiche di selezione del sesso?
La selezione del sesso in base al genere può essere misurata utilizzando il rapporto tra i sessi alla nascita, ovvero il confronto tra il numero di maschi nati e il numero di femmine nate in un determinato periodo. Il rapporto tra i sessi alla nascita biologicamente normale può variare da 102 a 106 maschi ogni 100 femmine. Un segno che sono in corso pratiche di selezione del sesso è quando nascono molti più maschi che femmine. Sono stati osservati rapporti fino a 130 maschi ogni 100 femmine.
Il Rapporto sullo Stato della Popolazione Mondiale 2020 mostra come oggi si considera che manchino all’appello 140 milioni di femmine come conseguenza non solo di una selezione sessuale basata sul genere, ma anche di una selezione sessuale post-natale.
Storia della selezione sessuale
La selezione del sesso non è una novità. I dati dei censimenti in India, ad esempio, mostrano uno squilibrio nei rapporti tra i sessi nei bambini all'inizio del XX secolo. Disparità di questo genere riflettono quasi sempre una preferenza verso i figli maschi.
In passato, la preferenza per i figli maschi poteva portare all'abbandono o all'uccisione di femmine neonate. Tuttavia, dall'inizio degli anni Ottanta, ultrasuoni e altre tecnologie permettono ai genitori di rilevare il sesso del feto durante gli screening prenatali, così coloro che preferiscono avere un figlio maschio possono far abortire i feti femminili. Questo ha accelerato gli squilibri del rapporto tra sessi alla nascita in alcune parti del mondo.
Oggi, la selezione del sesso può avvenire prima ancora che ci sia una gravidanza (per esempio, con la determinazione e la selezione del sesso prima di un 'impianto, o la "selezione del seme" per la fecondazione in vitro) o durante la gravidanza (aborto selettivo secondo il sesso). È importante notare che, sebbene la tecnologia abbia permesso un metodo aggiuntivo per la selezione del sesso, non è la causa principale del problema. Nei luoghi in cui non si rileva una diffusa preferenza verso i figli maschi, la disponibilità di queste tecnologie non porta a tendenze nella selezione sessuale basata sul genere.
Anche la selezione sessuale post-natale (ecco i dati di Our World in Data sull'infanticidio di bambine ndr) continua a verificarsi; ciò si misura con l'eccesso di decessi tra le neonate e le giovani ragazze, che riflette la continua discriminazione e l'abbandono dei bambini di sesso femminile.
Cause e conseguenze
La preferenza verso i figli maschi è un'espressione del basso valore che la donna ha in alcune comunità: spesso riflette infatti pratiche e tradizioni socio-economiche discriminatorie. Ad esempio, in alcune zone, solo i figli maschi ricevono e l’eredità, e solo loro sono tenuti a prendersi cura dei genitori anziani, a celebrare i funerali e a portare avanti il nome della famiglia. Nel frattempo, le figlie possono essere considerate un peso, soprattutto se per sposarsi è necessaria una dote costosa.
Tali tradizioni, inoltre, esercitano una forte pressione sulle donne affinché diano alla luce figli maschi. Alcune donne possono anche andare incontro ad abbandono o a violenza nel caso in cui partoriscano figlie femmine al posto di figli maschi. Gli studi hanno dimostrato che le figlie femmine indesiderate possono essere abbandonate o essere private di opportunità - creando un ulteriore disincentivo per le madri ad avere figlie per non vedere le loro figlie soffrire. La preferenza verso i figli maschi influisce in ultima analisi sulla vita sessuale e riproduttiva delle donne, con implicazioni per la loro salute e la loro sopravvivenza”.
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