526mila il numero di studenti che, quest’anno, hanno lasciato banchi, lavagne e docenti terminando gli studi della scuola superiore.
Un numero leggermente inferiore di ragazzi e ragazze invece sta per iniziare il primo anno. I numeri assoluti si avranno a febbraio 2025 ma intanto si conoscono gli indirizzi che hanno scelto per l’anno scolastico 2024/25.
Stando al report del MIM (Ministero dell’Istruzione e del Merito) pubblicato a febbraio scorso, restano ancora in cima alle scelte i licei con il 55,6% degli iscritti. Significativo il numero di ragazzi (14,1%) che decide di approfondire lo studio delle materie scientifiche. Il liceo scientifico, infatti, domina le classifiche tra i licei, manifestando la forte inclinazione e attenzione del futuro per il progresso tecnologico e sperimentale. Con uno stacco netto, ma in continuità con i numeri del 2023, il liceo classico con il 5,3% degli iscritti.
Seguono gli istituti tecnici, in crescita rispetto agli anni precedenti, con il 31,7%. Anche in questo, gioca un ruolo importante il settore tecnologico rispetto a quello giuridico-economico.
Concludono gli istituti a indirizzo professionale, anch’essi in lieve crescita, con il 12,7% delle scelte. Non ultimo per importanza il settore dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, che continua ad attestarsi al 4%.
Seguendo la stessa linea risulta importante segnalare lo 0,08% di iscrizioni per il neonato Liceo del Made in Italy.
Lo stesso report ci da un’immagine interessante anche dal punto di vista territoriale. Lazio e Abruzzo registrano una spiccata percentuale di iscritti ai licei. Al contrario, Emilia-Romagna e Toscana superano di gran lunga la media nazionale per iscrizioni alle scuole professionali. Per le scuole tecniche, primeggiano per iscrizioni percentuali il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia.
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