La cintura di castità era davvero un oggetto di uso comune nel Medioevo? No. Lo ha spiegato il professor Barbero in un'intervista su Rai 1. In veste di storico, il prof. Barbero inizia a fare il guastafeste: il Medioevo boccaccesco, tanto di moda nell’800, ha poco di veritiero e molto di inventato. Non vi sono fonti medievali che parlino di questo strumento, neanche l’ombra di una testimonianza: la cintura non ha lasciato traccia!
La cintura di castità è una bufala del Rinascimento
La storia delle crociate medievali ha visto tantissimi cavalieri viaggiare verso terre lontane e solcare mari sconosciuti. Ma la vulgata vuole che la storia abbia visto anche i cavalieri aguzzare l’ingegno per mettere al sicuro — sotto chiave — le loro relazioni d’amore, prima di partire.
Con uno stratagemma chiamato “cintura di castità” si assicuravano la fedeltà delle amate. Così si dice. Ed anche i testi di De Andrè ne parlano, evidenziando benissimo i rischi di questa strategia:
“Chi poi impone alla sposa soave di castità
La cintura in me grave
In battaglia può correre il rischio di perder la chiave”
La cintura di castità è l’idea di uno spirito bizzarro
“È una leggenda al 90%”, sostiene il prof. Barbero. Anche se nel Medioevo il tema del cavaliere lontano dall’amata è trattatissimo, è "solo nel Rinascimento che cominciano ad apparire certi disegni. C’è un codice del 1405 che contiene disegni di marchingegni immaginari”.
Un po’ come quelli di Leonardo? — soggiunge Piero Angela — Disegni di macchine mai realizzate?
“Sì. Gli ingegneri del Rinascimento si divertivano ad immaginare le cose più incredibili, dall’aeroplano, al sommergibile, al carro armato e, nei manoscritti di questo tipo, compare anche il disegno della cintura di castità!”
“Dunque è un parto di qualche spirito bizzarro”; addirittura, il prof. Barbero non esclude che qualche principe del Rinascimento l’abbia fatta fabbricare per comprenderne bene il meccanismo.Anche i medici sono stati interrogati in merito ed il responso finale è che sarebbe impensabile e impossibile pensare di usare veramente questo marchingegno, ci si ammalerebbe dopo pochi giorni.
Che ruolo può avere oggi uno storico nella ricerca della verità sul Medioevo?
“Come gli scienziati combattono la credenza nel paranormale, noi storici dobbiamo combattere la tendenza della gente a credere alle leggende più incredibili sul passato”.
E le cinture di castità presenti nei musei? Per esempio, quella del British Museum di Londra?
“Son dei falsi dell’800!”.
L’800 è stato un secolo creativo: uomini dall’immaginazione fervida hanno messo a puto un Medioevo barbarico e crudele. “Anche gli strumenti di tortura che si vedono in quei luoghi abbastanza diseducativi devo dire, nei cosiddetti musei della tortura delle nostre città medievali” provengono dall’800. Non mancano infatti, in questo secolo, i collezionisti che cercano oggetti come la cintura di castità: se non li reperiscono, li fabbricano. Ovviamente, sono dei falsi. “Al British Museum era esposta una cintura. Poi l’hanno tolta e non se ne è saputo più niente…”.
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