Le persone transgender hanno una minore aspettativa di vita per via delle cure ormonali | documentazione.info

Le persone transgender hanno una minore aspettativa di vita per via delle cure ormonali

di Raffaele Buscemi, 29 agosto 2022
Le persone che si sottopongono all' operazione di riassegnazione del sesso e a cure ormonali relative rischiano di morire precocemente e hanno una aspettativa di vita mediamente più bassa del resto della popolazione.
 
Nel 2016 è stato pubblicato “Leggender Metropolitane”, un saggio bioetico di impostazione medico-scientifica in cui, appoggiandosi su una letteratura bibliografica di oltre 400 studi, si analizza ciò che la scienza biomedica diceva di più aggiornato riguardo le questioni inerenti l’orientamento sessuale, l’identità di genere e i comportamenti delle c.d. minoranze sessuali.
 
Ha approfondito la questione un recente studio pubblicato su Lancet Diabetes Endocrinology.
Gli autori sono i ricercatori del Centro per la disforia di genere di Amsterdam che si sono domandati: “Che ne è della mortalità dei soggetti che abbiamo seguito sin dal 1972 presso il nostro centro per disforia di genere (alias transessualismo) a cui abbiamo dato terapia ormonale per il cambio di sesso?
Le curve di sopravvivenza indicano che i soggetti di sesso maschile che hanno ricevuto un trattamento ormonale femminile hanno una sopravvivenza minore rispetto ai soggetti maschi della popolazione generale. Similmente avviene, seppure in maniera più contenuta, per le femmine che hanno ricevuto un trattamento ormonale virilizzante, rispetto alla popolazione femminile generale (nella grafico della foto 3 la differenza di sopravvivenza è indicata dalle frecce rosse).
 
Questo in numeri si traduce in un eccesso di mortalità complessivamente dell’80% più elevata.
Ma un altro dato spicca: i soggetti trattati recentemente hanno un rischio di morte che non è per nulla inferiore rispetto ai soggetti trattati in passato, anzi, semmai è il contrario, come si può notare dai numeri circolettati di verde che indicano le procedure recenti, con quelle circolettata in blu che indicano la mortalità dei soggetti trattati prima del 1980.
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