Nella Giornata Internazionale della Donna, che si celebra oggi 8 marzo, è facile leggere su blog e social le ricostruzioni di vite di donne famose o comunque entrate nella storia per i significati che sono stati attribuiti nel tempo, come per esempio Ipazia (filosofa molto stimata dai suoi contemporanei e brutalmente assassinata, della quale non si sa molto altro).
Noi vogliamo invece parlarvi di tre donne di diverse epoche e diversi luoghi che, anche se non sono molto note, hanno fatto la storia: Bettisia Gozzadini, la prima docente universitaria, Christine De Pizan, la prima scrittrice professionista, e Thea Bowman, suora attivista per i diritti degli afroamericani.
Bettisia Gozzadini, la prima donna insegnante universitaria (nel medioevo)
Bettisia Gozzadini nacque a Bologna nel 1202 in una famiglia benestante della città. Nella Historia di Bologna se ne parla così:
“non mai volle piegare l’animo suo di adoprar l’ago per cucire e infino all’anno duodecimo d’età, sempre andò vestita da maschio [...] si addottorò con grandissimo fausto di tutta la città di Bologna; e due anni continui in casa sua lesse la Instituta a più di trenta Scholari, che l’ascoltarono”.
Le fonti, non numerose, concordano sul fatto che con buone probabilità fu la prima donna ad insegnare in un’università. Una prova della sua fama come accademica e personaggio culturalmente sono due sue orazioni pubbliche.
Intorno alla figura di Bettisia Gozzadini sono sorte, nei secoli, diverse leggende. Per esempio quella secondo la quale Bettisia fosse costretta a fare lezione in piazza perché c’erano troppi studenti che volevano vederla insegnare o la storia che fosse così bella che per non distrarre i suoi numerosi doveva tenere le sue lezioni coperta da un velo.
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Christine De Pizan, la prima scrittrice professionista della storia
Secondo lo storico Alessandro Barbero, Christine De Pizan è stata “una specie di protofemminista”. È stata infatti la prima scrittrice professionista della storia.
Nata a Venezia nel 1365, suo padre Tommaso era un noto medico e astronomo. Fu proprio il prestigio paterno a portare la famiglia di Christine a Parigi, alla corte di re Carlo V. A differenza della normale educazione dell'epoca, il padre di Christine volle impartirle una formazione umanistica e letteraria completa.
Dopo una serie di tragedie famigliari, Christine si ritrovò da sola a provvedere ai suoi tre figli e all’anziana madre, senza più il favore reale.
Oltre a guadagnare scrivendo numerose opere, Christine De Pizan dirigeva uno scriptorium laico, una specie di casa editrice nella quale venivano miniate e ricopiate delle opere (la stampa ancora non è stata inventata).
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Suor Thea Bowman, attivista cattolica per i diritti degli afroamericani
Suor Thea Bowman nacque il 29 dicembre 1937 a Yazoo City, Mississippi, figlia di un medico e di una maestra. I suoi nonni erano schiavi afroamericani. È stata un’attivista per i diritti degli afroamericani, cattolici e non, qualità che la portò ad essere la prima afroamericana ad intervenire davanti alla Conferenza episcopale americana.
Dopo 16 anni dedicati all’insegnamento, fu nominata dal vescovo di Jackson (Mississippi) consulente per l’Ufficio di sensibilizzazione interculturale (Office of Intercultural Awareness) della diocesi.
Poco prima di morire per un cancro al seno nel 1990, fu ascoltata dalla Conferenza Episcopale Americana: fu la prima donna afroamericana ad intervenire in quella sede. Ecco alcune parole del suo famoso discorso:
I neri non possono semplicemente entrare nella Chiesa e dipendere dal prete dicendo: “Lasciamo che se ne occupi il prete”, e se il prete non agisce bene, allora se ne vanno lamentandosi: “Quella liturgia non ha fatto nulla per me”.
Il vostro lavoro è mettermi in grado, mettere in grado il popolo di Dio, i neri, i bianchi, i marroni, tutto il popolo, di fare il lavoro della Chiesa nel mondo moderno.
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