Vescovi cinesi e chiesa cattolica

di Tommaso Cardinale, 24 settembre 2018

Il 22 settembre la Sala Stampa Vaticana e il Governo cinese hanno diffuso contemporaneamente un comunicato stampa riguardo la situazione dei vescovi cinesi e della chiesa cattolica. Nel comunicato si legge che un delegato pontificio e un vice-ministro cinese “hanno firmato un Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi”. L’accordo provvisorio “tratta della nomina dei Vescovi, questione di grande rilievo per la vita della Chiesa, e crea le condizioni per una più ampia collaborazione a livello bilaterale”.

La chiesa cinese e la chiesa cattolica

Chi si occupa di temi legati alla vita della chiesa ha sottolineato con enfasi questo avvenimento, definendolo storico. Il rapporto tra i vescovi cinesi e la chiesa cattolica è infatti molto complicato. Dal 1957 l’unica chiesa riconosciuta dalle autorità cinesi è quella dell’Associazione patriottica cattolica cinese. Questa associazione ha molte caratteristiche in comune con la chiesa cattolica, tranne una, molto importante: i suoi vescovi non sono nominati né confermati dal Papa. I vescovi della chiesa cattolica patriottica cinese vengono consacrati da altri vescovi, ma nominati e confermati direttamente dallo stato.


Questo è contrario alla prassi della chiesa cattolica. Nel codice di diritto canonico è infatti scritto: "Il Sommo Pontefice nomina liberamente i Vescovi, oppure conferma quelli che sono stati legittimamente eletti "(Can. 377 - §1). Inoltre il rapporto tra autorità civile e chiesa per quanto riguarda la nomina dei vescovi è definito in modo inequivocabile: "Per il futuro non verrà concesso alle autorità civili alcun diritto e privilegio di elezione, nomina, presentazione o designazione dei Vescovi" (Can. 377 - §5) .

Per il caso particolare del rapporto tra vescovi cinesi e chiesa cattolica Pio XII nel 1958 ha sancito l'illiceità delle nomine vescovili della chiesa patriottica cinese, anche quando i vescovi vengono consacrati in maniera valida (ovvero da un altro vescovo).

Cosa comporta l’accordo tra Cina e Santa Sede?

Oltre ad essere provvisorio, l’accordo non è pubblico. Non è possibile quindi sapere quali saranno gli effetti concreti nel rapporto tra vescovi cinesi e chiesa cattolica. Contestualmente alla firma dell’accordo papa Francesco ha riammesso “nella piena comunione ecclesiale i rimanenti Vescovi “ufficiali” ordinati senza Mandato Pontificio”. Questo significa che quei vescovi sono della Chiesa Cattolica.

Interpretando il comunicato stampa, molti sostengono che Cina e Santa Sede si siano accordate sull’importanza del veto papale: forse il compromesso potrebbe consistere nella nomina vescovile da parte dell’Associazione Patriottica e della conferma o rifiuto della nomina stessa da parte del Papa. Bisogna sottolineare che si tratta solamente dell'interpretazione di una possibilità, e che ancora non ci sono elementi certi, oltre le buone intenzioni delle due parti, su quale sarà la prassi per quanto riguarda la nomina dei vescovi cinesi in futuro.

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