Famiglie: più felici dove lo stato le aiuta

di Gianluigi Marsibilio, 7 settembre 2015

Nel 2015 l’Austria si è imposta al primo posto della classifica redatta da InterNations per studiare i 20 migliori paesi in cui crescere una famiglia.

La metodologia della ricerca effettuata si basa su un campione di intervistati che danno una valutazione su quattro categorie: accessibilità a educazione e sanità, costi dell’educazione, qualità dell’educazione e condizione generale delle famiglie.

La nazione austriaca si è aggiudicata il primo posto in quest’annata, dopo essersi piazzata quarta nel 2014. Il salto di qualità è stato reso possibile grazie all’enorme mole di aiuti statali che il governo offre ai genitori per la salute dei bambini e la loro educazione: infatti le percentuali di soddisfazione per questi settori vanno dal 74% per l’assistenza sanitaria, al 76% per gli aiuti nell’educazione dei bambini.

In Austria il 96% degli intervistati è molto soddisfatto della vita famigliare in generale e oltre il 95% dei genitori è soddisfatto delle attività e delle occasioni che lo stato e il territorio garantiscono ai figli.

Una manovra molto amata dalle famiglie austriache è il ‘’kindergeld’’,  un bonus  che varia dai 100 ai 200 euro per ogni famiglia con figli minorenni.

Il podio viene poi completato da Finlandia e Svezia:  la prima eccelle in particolare per la qualità dell’educazione, settore  dove sia l’Austria che Singapore vengono superate, ma ciò nonostante occupa un gradino più basso del podio che  l’anno precedente l’aveva vista in vetta a questa classifica.

L’Italia non compare nella classifica generale delle prime venti, ma appare nella sottoclassifica per i costi dell’educazione, dove si colloca al 18 posto preceduta da Bahrein e Thailandia. Qui la classifica completa e l'immagine a dimensioni maggiori.

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