Denatalità: peggiora il record già negativo dell'Italia

di Redazione, 15 giugno 2018
In Italia nascono sempre meno bambini: è quello che emerge da un nuovo rapporto Istat. Dopo il record negativo del 2015 e del 2016, la natalità nel nostro Paese è scesa ulteriormente e di conseguenza anche la popolazione italiana (abbiamo parlato delle cause della denatalità qui).
Riportiamo di seguito una sintesi del rapporto Istat fatta dal Corriere della Sera
 

Denatalità: i numeri 


Nel 2017 sono nati 458.151 bambini, nuovo record negativo delle nascite a partire dall’Unità d’Italia nel 1861, anno del primo censimento dell'Italia unita. In quell'anno la popolazione era di 22.176.477 e le nascite 968.031, approssimativamente il doppio di quelle odierne, anche se si contanva un terzo della popolazione di oggi.

Questo dato prosegue la tendenza alla discesa delle nascite iniziata dieci anni fa. Esso è contenuto nell’analisi demografica diffusa dall’Istat. Dal 2015 le nascite sono scese sotto la soglia limite del mezzo milione all’anno, rispetto al 2016 il calo è stato di più del 3%, pari a oltre 15 mila nuovi nati in meno, quasi 120 mila unità in meno negli ultimi nove anni. Il calo è più accentuato al Centro (-5,3% rispetto all’anno precedente). I bambini stranieri nati nel 2017 in Italia sono stati 68 mila, pari al 14,8% delle nascite, ma anche questo dato è in diminuzione.

Meno abitanti, l’8,5% è straniero


Diminuiscono anche gli abitanti, che al 31 dicembre risultavano 60.483.973, di cui più di 5 milioni di cittadinanza straniera, pari all’8,5%. Gli stranieri al Centro-Nord sono pari al 10,7%, nel Mezzogiorno al 4,2% prosegue la rilevazione dell’Istituto nazionale di statistica, che segnala un calo complessivo di 105.472 residenti rispetto all’anno precedente dovuto in gran parte ai cittadini italiani (-202.884 residenti), compensato solo in parte dall’aumento della popolazione straniera (+97.412 unità).

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