Nel 2022 la Santa Sede prevede di spendere 803 milioni di euro e di riceverne 769,6, con un deficit (la differenza tra le entrate e le uscite) di 33, 4 milioni di euro (il deficit previsto del 2021 era di 42 milioni). È quanto emerge dalla recente presentazione del Bilancio di Missione 2022, ovvero la previsione di quanti soldi e in che modo saranno spesi dal Vaticano, congiuntamente alla stima di quanti fondi dovranno entrare.
La riduzione di deficit tiene conto anche dell’ampliamento del perimetro di bilancio, ovvero dell’inserimento di realtà in qualche modo collegate di cui la Santa Sede deve tenere conto (letteralmente): l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, tutte le quattro Basiliche Papali di Roma e i santuari di Loreto, Pompei e Padova.
Come arrivano i soldi in Vaticano
Nel report pubblicato si può osservare il dettaglio di come questi 769,6 milioni entreranno nelle casse della Santa Sede: una grande parte dei soldi provengono da donazioni esterne (233,6 milioni, il 24%). I famosi “beni immobili del Vaticano” genereranno nel 2022 poco più del 14% di tutte le entrate (96 milioni di euro), mentre lo IOR contribuirà per poco più del 3% (25 milioni di euro). L’Obolo di San Pietro dovrebbe attestarsi sui 47,3 milioni di euro (6%), come per il 2021.
Come vengono spesi i soldi in Vaticano
Il 30% delle entrate (230 milioni) è dedicato alla Missione Apostolica, ovvero alle attività direttamente collegate all’opera evangelizzatrice della Santa Sede nel mondo come: la Nunziatura Apostolica (la “diplomazia vaticana”), il Dicastero della Comunicazione (la comunicazione della Santa Sede in tutto il mondo), il mantenimento delle quattro basiliche papali e altre voci che potete leggere nel dettaglio. La spesa maggiore (21%, 48 milioni, che di fatto "azzerano" l'Obolo di San Pietro) della Missione Apostolica è dedicata alle chiese in difficoltà.
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