Videogiochi violenti: effetti negativi sul cervello | documentazione.info

Videogiochi violenti: effetti negativi sul cervello

Ansa, 29 novembre 2006
ROMA - I videogiochi violenti alterano l'attività cerebrale, provocando uno stato emotivo sovraeccitato e inibiscono l'autocontrollo. L'effetto è anche quello di ridurre la concentrazione e le capacità razionali e funzionali, cosa che potrebbe lasciare il segno anche a lungo termine sui giovani che amano questo passatempo sempre più popolare e altrettanto discusso. E' quanto riferito al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA) da Vincent Mathews, della Indiana University School of Medicine ad Indianapolis.

Un fenomeno mondiale che preoccupa gli esperti
L'effetto della violenza virtuale propinata dai videogame è di aumentare l'attività del centro delle emozioni (amigdala) e viceversa sopire quella dei centri funzionali ed esecutivi del cervello, spiega Mathews, con potenziali effetti sui comportamenti di giovani e giovanissimi. I videogiochi hanno conquistato il mercato dei giocattoli con un fatturato solo negli Usa pari a 10 miliardi di dollari per lo scorso anno. Tuttavia i videogiochi, per la violenza che tendono a proporre molti di loro, sono sempre più spesso oggetto di preoccupazione da parte di psicologi, genitori, istituzioni. Alcuni sono stati messi di recente sotto accusa perché potenzialmente capaci di fomentare atti di bullismo sempre più frequenti anche nelle scuole italiane. Così i neurologi hanno voluto vedere l'effetto della violenza di alcuni videogiochi sul cervello dei teenager, per cui hanno coinvolto 44 ragazzini dividendoli in due gruppi.

Un esperimento
Uno doveva giocare con videogiochi violenti, l'altro con videogame altrettanto eccitanti e divertenti ma non violenti. Successivamente ai giochi gli esperti hanno 'filmato' il cervello dei ragazzi mentre i giovani si cimentavano in una serie di test per misurare la loro concentrazione, il loro autocontrollo e le loro performance cognitive. E' emerso che rispetto a quelli che avevano giocato coi videogiochi non violenti, i giovani che avevano giocato con i videogame violenti presentavano un maggior grado di attivazione del centro delle emozioni, l'amigdala, e invece un minor grado di attivazione dei centri che governano la nostra concentrazione, la capacità di autocontrollo e di ragionamento, ovvero la corteccia prefrontale.
Sebbene servano ulteriori ricerche per dimostrare che a queste differenze di attivazione neurale indotte dalla violenza dei videogame corrispondano alterazioni della capacità di autocontrollo e di concentrazione e quindi modifiche concrete dei comportamenti, questo studio sembra suggerire che la violenza proposta da certi videogame abbia un effetto deleterio anche a lungo termine sui giovani fruitori dei giochi.