La Chiesa e il gender, un documento del Vaticano | documentazione.info

La Chiesa e il gender, un documento del Vaticano

di Tommaso Cardinale, 10 giugno 2019

È stato pubblicato ieri, 10 giugno 2019, il documento «Maschio e femmina li creò», Per una via di dialogo sulla questione del gender nell’educazione. Il documento è stato redatto dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica della Santa Sede. Il documento è rivolto in primo luogo agli insegnanti e ai formatori cattolici.

Il documento sulla questione del gender dal punto di vista della Chiesa Cattolica consta di 26 pagine, di un’introduzione, di tre capitoli e di una conclusione per un totale di 57 punti. Nell’introduzione vengono esplicitate le finalità del documento, che come ha sottolineato il prefetto della Congregazione, il cardinal Versaldi, “non è un documento dottrinale, ma è piuttosto metodologico”.

I contenuti del documento sul gender

I tre capitoli del documento sul gender sono Ascoltare, Ragionare, Proporre. La parte più estesa del documento è il terzo capitolo, Proporre. Questa parte del documento, più operativa, inizia proprio con la necessità di dare una definizione di natura umana:

È infatti evidente che senza una chiarificazione soddisfacente dell’antropologia su cui si fonda il significato della sessualità e dell’affettività non è possibile strutturare in modo corretto un percorso educativo coerente con la natura dell’uomo come persona, al fine di orientarlo alla piena attuazione della sua identità sessuale nel contesto della vocazione al dono di sé. E il primo passo di questo chiarimento antropologico consiste nel riconoscere che «anche l’uomo possiede una natura che deve rispettare e che non può manipolare a piacere». È questo il fulcro di quella ecologia dell’uomo che muove dal «riconoscimento della peculiare dignità dell’essere umano» e dalla necessaria relazione della sua vita «con la legge morale inscritta nella sua propria natura». (Punto numero 30)

Dopo la riflessione sulla natura umana si passa ai vari livelli nei quali si può condividere questa visione, ognuno con le sue criticità: la famiglia, la scuola e la società. L’ultima parte del documento sul gender dal punto di vista della Chiesa è dedicata alla Formazione dei formatori:

La formazione dei formatori – cristianamente ispirata – ha come obiettivo sia la persona del singolo docente sia la costruzione e il consolidamento di una comunità educante attraverso il proficuo scambio didattico, emozionale e personale. In questo modo si genera una relazione attiva tra gli educatori dove la crescita personale integrale arricchisce quella professionale, vivendo l’insegnamento come un servizio di umanizzazione. Pertanto, è necessario che i docenti cattolici ricevano una preparazione adeguata sul contenuto dei diversi aspetti della questione del gender e siano informati sulle leggi in vigore e le proposte in via di discussione nei propri Paesi con l’ausilio di persone qualificate in una maniera equilibrata e all’insegna del dialogo. (Punto numero 49)

Nella conclusione del documento si sottolinea un’idea che attraversa tutta la pubblicazione, ovvero l’attenzione al dialogo sugli studi di gender e il rifiuto dell’ideologia:

Al di là di ogni riduzionismo ideologico o relativismo omologante, le educatrici e gli educatori cattolici – nella corrispondenza all’identità ricevuta dall’ispirazione evangelica – sono chiamati a trasformare positivamente le sfide attuali in opportunità, percorrendo i sentieri dell’ascolto, della ragione e della proposta cristiana, nonché testimoniando con le modalità della propria presenza la coerenza tra le parole e la vita. (Punto numero 54)

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