L’Europa è sempre stata terra di migrazioni: come origine di flusso di espatrio e come destinazione di persone in cerca di miglior vita. Ed in essa il Mediterraneo è stato centro di molte fasi di civilizzazione proprio come area di movimento e di incrocio di popoli e di persone. L'alto commissariato ONU per i rifugiati ha creato questa mappa del Mediterraneo aggiornata settimanalmente in cui sono mostrati tutti i flussi migratori che interessano il mare che separa Europa ed Africa. Aprendo questa mappa (basta cliccare sull'immagine in bassi) è possibile vedere le nazionalità di chi arriva, attraverso quali rotte e quali stati sono più interessati dal fenomeno (più altri numerosissimi dati interessanti).
In particolare, il Mediterraneo oggi rappresenta una “regione migratoria” (Schmoll, Thiollet e Wihtol de Wenden, 2015), al centro della quale si colloca la frontiera di Schengen, la frontiera esterna dell’Unione Europea (Ue), controllata da muri (ad esempio, Ceuta e Melilla, Grecia e Turchia, Bulgaria e Turchia) e dalla necessità di dotarsi di un visto per coloro che desiderano attraversarla. Alcuni paesi europei sono, più di altri, destinazione dei movimenti migratori che si sviluppano nel Mediterraneo: la Germania (7.011.811), il Regno Unito (5,047,653), l’Italia (4.922.085), la Spagna (4.677.059) e la Francia (4.157.478), per numero di residenti stranieri; la Germania (202.815), la Svezia (81.325), l’Italia (64.625), la Francia (64.310), l’Ungheria (42.775) ed il Regno Unito (33.010), per numero di richieste d’asilo, secondo i dati Eurostat del 2014. Attualmente, i richiedenti asilo provengono principalmente da Siria (49%), Afghanistan (21%), Iraq (8%) ed Eritrea (4%).
Le principali rotte migratorie verso l’Ue sono quattro e si concentrano, appunto, quasi tutte in questa regione: la prima è quella del Mediterraneo centrale, che parte dall’Africa settentrionale, in particolare dalla Libia, e viene percorsa dalle persone in fuga dai paesi dell’Africa sub-sahariana e dal Medioriente; la seconda è quella del Mediterraneo orientale, che va dalla Turchia verso la Grecia, la Bulgaria e Cipro; la terza è quella del Mediterraneo occidentale, che va dall’Africa settentrionale alla Spagna; ed infine la rotta balcanica, per entrare in Europa dal Kosovo, dall’Afghanistan e dalla Siria (cfr. Ministero dell’Interno, 2015).
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