Aborto e contraccezione in Svezia | documentazione.info

Aborto e contraccezione in Svezia

di Monick Tello, 14 ottobre 2019

La Svezia è uno dei paesi europei in cui l’aborto è legale da più tempo (1938) ed è considerato all’avanguardia per quanto riguarda l’accesso agli anticoncezionali. In questo articolo, Monick Tello, insegnante di etica e antropologia e fondatrice della Horisont Förening, analizza qual è il rapporto tra numero di aborti e accesso agli anticoncezionali in Svezia.


Qual è la storia dell’aborto in Svezia

Oggi in Svezia l’aborto legale è definito come interruzione della gravidanza prima della settimana 22 (settimana 21 + 6 giorni). L’aborto è stato reso legale in Svezia nel 1938 e le condizioni di questa prima legalizzazione erano: l’esistenza di adeguate ragioni mediche (pericolo di salute della donna o deformazione del feto) o ragioni umanitarie (gravidanza conseguente a uno stupro). Nel 1963 fu fatta un’ulteriore revisione della legge, che includeva la possibilità di abortire feti con gravi difetti congeniti. 

La legge attuale risale alla legislazione sull’aborto del 1974. In base a tale legge, l'aborto può essere eseguito fino alla fine della diciottesima settimana di gravidanza, senza una necessaria giustificazione. Dopo la diciottesima settimana e fino alla ventiduesima settimana è richiesta l'autorizzazione del National Board of Health and Welfare, che può essere concessa, ad esempio, se il feto o la donna soffrono di gravi malattie.

Quanti aborti ci sono ogni anno in Svezia

Dal 1975 l’accesso all’aborto in Svezia è gratuito. Da quella data fino a dicembre 2018, il numero di aborti è oscillato tra i 30.700 e 38.200 ogni anno. Considerando una media annua di 34.450, stiamo parlando di circa 95 aborti al giorno per 43 anni.

Nel solo 2018 in Svezia sono stati segnalati 36.000 aborti, circa 19 aborti per 1000 donne in gravidanza in un'età compresa tra 15 e 44 anni. Nel 2017 sono stati segnalati circa 20 aborti per 1000 donne in gravidanza. Il maggior numero di aborti è stato eseguito a donne tra i 20 e i 24 anni, seguito dalla fascia d’età tra i 25 e i 29 anni.

Il cosiddetto “aborto domiciliare” è diventato sempre più comune da quando è stato consentito nel 2004. Nel 2018, il 78% degli aborti eseguiti prima della nona settimana erano aborti fatti in casa, rispetto al 68% del 2015. Questo tipo di aborto si può fare in casa perché per eseguirlo sono sufficienti delle pillole.

Statistiche sugli anticoncezionali in Svezia

A fronte di un così alto numero di aborti (considerando che la popolazione svedese è inferiore ai 10 milioni di persone) ci si potrebbe domandare qual è il livello di accesso agli anticoncezionali in Svezia

In un sondaggio condotto tra i giovani svedesi (16 - 29 anni) nel 2015, l’89% dei 7.755 intervistati affermava di fare abitualmente sesso sicuro. Di questi, l’88% usa abitualmente il preservativo, mentre il 47% la pillola anticoncezionale.

Il 1° gennaio 2017, il governo ha implementato una modifica alla legge sull’accesso agli anticoncezionali in Svezia: le donne fino a 21 anni possono ricevere dei farmaci contraccettivi in maniera gratuita (pillole anticoncezionali o spirali ormonali). Già nel primo trimestre del 2017 le donne sotto i 21 anni hanno avuto gratuitamente accesso a 78.281 confezioni di contraccettivi ormonali. Secondo le statistiche del dipartimento sanitario nazionale si tratta di un aumento del 20% rispetto al primo trimestre del 2016.

Considerando invece le donne che non hanno diritto gratuitamente all’accesso ai metodi contraccettivi (dai 22 anni in su), l'autorità sanitaria svedese afferma che tra il 2007 e il 2017 la vendita della pillola del dopo giorno è aumentata di oltre il 30%. Secondo i risultati di una recente indagine dell’Agenzia per la salute pubblica svedese sui diritti e i comportamenti sessuali, un terzo di tutte le donne intervistate riferisce di aver effettuato uno o più aborti

Mettendo in relazione la facilità di accesso ai metodi contraccettivi con il numero di aborti, sembrerebbe che in Svezia il numero di aborti non sia collegato in maniera stringente alla possibilità di usare un farmaco contraccettivo. Come abbiamo visto in questo articolo, anche secondo il British Pregnancy Advisory Service non esistono metodi contraccettivi sicuri al 100%.

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