La storia di Luka Hein, convinta a cambiare sesso, tornata su i suoi passi

di Sara Maddaloni, 15 ottobre 2024

Luka Hein è una ragazza del Nebraska che a soli 14 anni ha intrapreso un percorso di transizione di genere: da femmina a maschio. Ancora adolescente, è stata convinta che cambiare sesso avrebbe risolto i suoi problemi di identità. Solo anni dopo Luka, dopo aver già fatto una doppia mastectomia e uso di ormoni, ha compreso a sue spese, che quella non era la soluzione.

Oggi Luka è una detransitioner di 22 anni e si batte per diffondere la verità sull’ideologia di genere.

«La mia adolescenza è stata molto dura. - racconta Luka - Ero depressa, soffrivo d’ansia e non mi sentivo a mio agio con il mio corpo. In quel periodo così difficile, durante il quale avevo bisogno più che mai di qualcuno che mi stesse vicino, i miei genitori si stavano separando».  

Senza avere qualcuno con cui confidarsi, Luka si è chiusa in se stessa, cercando conforto online. «Mi sentivo persa, sola - dice Luka - e sul web trovai risposte a molte delle mie domande. Sui social media c’erano tantissime storie di adolescenti che, come me, vivevano un disagio profondo. Alcuni di loro raccontavano di aver trovato sollievo dopo la transizione sessuale: dopo anni di lotta contro il proprio corpo, avevano finalmente scoperto la loro vera identità. Pensai quindi che anche io ero come loro, che ero nata nel corpo sbagliato».

Per superare le sue difficoltà Luka si è rivolta a dei professionisti. «Lo psicologo che mi seguiva - spiega Luka - era a favore dell’ideologia gender. Secondo lui non era necessario indagare a fondo le mie insicurezze, riteneva che la radice di tutti i miei disagi fosse la disforia di genere. I medici - aggiunge Luka - dicevano che solo la transizione di genere avrebbe allontanato il mio istinto suicida, istinto che in realtà non ho mai avuto. Le loro parole mi hanno fatto credere che non ci fosse altra scelta: dovevo cambiare sesso».

Il processo di transizione di Luka è stato graduale e ha avuto inizio a livello sociale. «A 14 anni - racconta Luka - mi venne prescritta una pillola anticoncezionale ormonale e, per nascondere la mia femminilità, iniziai a fasciarmi il seno. Un anno dopo mi sottoposi a una doppia mastectomia e cominciai ad assumere il testosterone». Luka, grazie all'effetto placebo e alla rassicurazione dei medici si sentiva finalmente bene

A scuola, quando gli insegnanti hanno appreso della decisione di Luka di cambiare sesso, non hanno esitato ad assecondarla: «Mi è stata data la possibilità di scegliere un nuovo nome - rivela Luka -  e durante l’ora di educazione fisica potevo usare senza alcun problema il bagno o lo spogliatoio maschile».

Con il passare degli anni, però, Luka ha capito che cambiare sesso non le avrebbe dato la felicità che cercava. «Inizialmente non parlai con nessuno di ciò che provavo, semplicemente smisi di prendere il testosterone. - dice Luka - Un giorno, però, mi sono fatta coraggio e ho chiamato mia madre; è stata la telefonata più difficile della mia vita. Scoppiai a piangere e le dissi di aver bisogno di aiuto».

«Gli interventi chirurgici e il testosterone hanno lasciato danni indelebili sul mio corpo, - spiega Luka - tornare come prima non è possibile. Ma con la mia storia spero di poter aiutare gli adolescenti che faticano ad accettarsi. E proprio a loro - conclude Luka -  vorrei dire: “I momenti difficili passano. Esistono, bisogna lottare per superarli, ma poi passano”».

Dall’11 al 27 ottobre 2024 Luka è in Italia per un tour-testimonianza dal titolo “INGANNATA - Perché nessuno è nato nel corpo sbagliato. Nemmeno io”.  

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