“Oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze”. Così si è espresso Papa Francesco riferendosi ai partecipanti al Convegno Internazionale “Uomo-Donna immagine di Dio. Per una antropologia delle vocazioni”, il primo marzo 2024.
Pochi giorni dopo l’undicesimo anniversario del pontificato di Francesco, vogliamo condividere le sue parole su un tema che spesso viene utilizzato contro il Papa da chi lo indica come “complice” dell’ideologia gender o delle lobby LGTBQ+.
All’inizio dell’incontro il Papa ha pronunciato alcune parole a braccio:
È molto importante che ci sia questo incontro, questo incontro fra uomini e donne, perché oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze. Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l’umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda “tensione”.
Dopo queste parole, poiché il raffreddore non gli ha permesso di proseguire con la propria voce, è stato letto un testo del Papa sul tema dell’uomo e della donna come immagine di Dio. Ne riportiamo due passaggi:
Nell’odierno contesto culturale talvolta si tende a dimenticare oppure a oscurare questa realtà, col rischio di ridurre l’essere umano ai suoi soli bisogni materiali o alle sue esigenze primarie, come fosse un oggetto senza coscienza e senza volontà, semplicemente trascinato dalla vita come parte di un ingranaggio meccanico. E invece l’uomo e la donna sono creati da Dio e sono immagine del Creatore; essi, cioè, si portano dentro un desiderio di eternità e di felicità che Dio stesso ha seminato nel loro cuore e che sono chiamati a realizzare attraverso una vocazione specifica.
[...] a me piace sempre ricordare che non si tratta di un compito esterno affidato alla nostra vita, ma di una dimensione che coinvolge la nostra stessa natura, la struttura del nostro essere uomo-donna a immagine e somiglianza di Dio.
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