Mutui fantasma per i giovani precari

Damiana Verucci, Il Tempo, 25 ottobre 2007

Il mutuo rimane una chimera per molti giovani. Acquistare una casa tutta per sè è un sogno per la maggior parte dei precari. Lo sanno bene i lavoratori assunti a tempo determinato che sono costretti a vivere in casa con i genitori. La conferma da una nostra inchiesta tra i principali istituti finanziari della Capitale.

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«Sei giovane? Sei precario? Vieni da noi. Abbiamo il mutuo che fa per te, a tasso fisso, che ti copre fino al 100% del valore dell'immobile». Questa la pubblicità che campeggia sulle vetrine di diversi istituti bancari in giro per la città. Peccato che la realtà sia ben diversa per chi è lavoratore «atipico», non ha mamma e papà che possano fare da garanti e guadagna poco più di mille euro al mese.
La prospettiva per queste persone è aspirare al massimo ad un mutuo di 85 mila euro (buono a malapena nella capitale per comprare un box in una zona semi periferica) oppure sentirsi dire dal funzionario di turno frasi come «mi dispiace ma non abbiamo la soluzione alla sua richiesta», o domande tipo «non ha nessuno che garantisce per lei?», «non ha un compagno con cui cointestare il mutuo?».

Indagine in istituti bancari
Abbiamo visitato diversi istituti bancari a Roma facendo subito presente di essere a) un lavoratore cocopro; b) di guadagnare 1.200 euro netti al mese; c) di volere un mutuo che copra l'intero valore dell'immobile, 250 mila euro (che poi è la somma minima per un appartamento a Roma).

Banca Nazionale del Lavoro
Tralasciando quegli istituti che non ci hanno neanche fatto sedere ascoltando la prima di quelle condizioni, ad una filiale della Bnl la signora molto gentile che ci ha accolto ha storto il naso alla parola «atipico».
«Scusi - chiediamo - la pubblicità qui fuori che parla di un mutuo al 100% (Revolution, durata 40 anni, tasso fisso) che copre l'intero valore dell'immobile?». «Riguarda però solo chi ha un contratto a tempo indeterminato da almeno un anno», la sua risposta. Per gli altri? Se hai un genitore che può fare da garante (forse da qui il termine affibbiato ai giovani di «bamboccioni»?), ha un reddito annuo minimo di 23 mila euro e soprattutto non ha più di 55 anni (perché alla data di estinzione del mutuo non deve superare gli 85), viene fuori a quelle condizioni richieste una rata mensile da 1.463,64 euro, vale a dire 263,64 euro in più del «nostro» stipendio. E se volessimo invece farcela solo con le nostre forze? «Allora calcolando che guadagna 1.200 euro al mese e che per motivi di solvibilità deve disporre di almeno 700 euro, quindi ne restano fuori 500 circa per pagare il mutuo, le possiamo finanziare a 30 anni con una rata mensile a tasso fisso di 490,65 euro, 85 mila euro».

Banca di Roma
Buoni, appunto, per un box. Proviamo ad un'altra filiale, questa volta di Banca di Roma che pubblicizza Mutuo Giovani, dai 18 ai 35 anni. In questo caso poco importa alla funzionaria che di fronte a lei si sieda un lavoratore «atipico». Conta infatti che da solo o in due disponga di 4.696,2 euro (ma come? le ho detto che guadagno 1.200 euro al mese...), perché ad un tasso nominale annuo del 6,41% fanno 1.565,4 euro al mese (durata 30 anni) e la rata non può essere superiore ad un terzo del mio reddito. Oppure in alternativa va bene un garante che anche in questo caso non superi i 55 anni di età, purché dimostri di avere un reddito annuo minimo di 53.000 euro netti. Grazie, passiamo a Monte Paschi di Siena.

Monte dei Paschi di Siena e San Paolo
Niente finanziamento al 100% ma all'80% sì. C'è una campagna autunno giovani coppie (fino al 31/12/07) e il mutuo on off dedicato proprio ai lavoratori atipici. Bene, se non fosse che la funzionaria ci avverte subito: «Per questo però lo spread (il ricarico che ogni banca decide di aggiungere al tasso di base quale proprio ricavo), è 1,60 contro una media di 1 applicato nelle altre soluzioni». In poche parole, proprio perché sei atipico e puoi dare meno garanzie, devi pagare di più. E la rata mensile? A 30 anni è 1.549,40. Chiudiamo con San Paolo. C'è Mutuo Giovani a tasso fisso, durata 40 anni, rata mensile da 1.553,58 euro. Almeno in questo caso il funzionario ci scherza su: «Le conviene provare con l'affitto oppure si trovi marito!».