
Nel pomeriggio del 30 settembre, dopo la conferenza stampa del comitato per san Petronio (il patrono di Bologna), diverse agenzie hanno diffuso la notizia che il classico tortellino con ripieno di carne di maiale sarebbe stato sostituito dal pollo in nome dell’accoglienza.
Questa notizia ha fatto indignare molti che hanno visto questa apertura a chi non può mangiare carne (per qualsiasi motivo) come ideologica e dannosa per la preservazione della tradizione. Non sono mancati i riferimenti all’invasione islamica e alla relativizzazione delle tradizioni.
Pochi chilogrammi di tortellini al pollo
Come si legge nel programma dell’evento dedicato al patrono di Bologna, è previsto “Per tutto il giorno in Piazza Maggiore produzione e degustazione del tortellino dell’accoglienza con laboratori per ragazzi”. Nel programma non ci sono riferimenti al fatto che questo tortellino (dell’accoglienza o del dialogo) sostituisca quello tradizionale.
In questo articolo pubblicato su Il resto del Carlino l’1 ottobre, viene annunciato che “questa nuova pietanza vuole fornire un prodotto tipico della tradizione bolognese a chi per diversi motivi non poteva gustarli”. I motivi elencati sono sia di salute che di religione, e per quanto riguarda la religione l’elenco non comprende solamente quella islamica.
La situazione è stata chiarita definitivamente da una nota dell’Arcivescovo di Bologna, mons. Zuppi, intitolata significativamente “A proposito dei tortellini”. Ecco il passaggio fondamentale:
Il Comitato ha previsto che accanto ai quintali di tortellini conformi alla ricetta depositata, siano preparati anche pochi chilogrammi senza maiale per chi non può mangiarne per diversi motivi.
Se ti è piaciuto l'articolo condividilo su Facebook e Twitter, sostieni Documentazione.info. Conosci il nostro servizio di Whatsapp e Telegram?