Chi difende i più deboli in assoluto?

di Franco Olearo, 10 aprile 2013

I giornali dei giorni scorsi hanno riportato la notizia che il Tribunale Civile di Milano ha depositato un’ordinanza alla Consulta della Corte Costituzionale per dichiarare illegittimo il divieto alla fecondazione eterologa. E’ già la sesta volte che accade, nonostante la legge 40 sia stata approvata da un parlamento regolarmente eletto e confermata da un referendum popolare che detiene ancora il record di espressione di "non voto" della storia della Repubblica italiana. 

Le disquisizioni fatte dai magistrati in queste occasioni evidenziano una grave lacuna nell’impianto legislativo italiano ma anche europeo. Nessuna legge è stata scritta a difesa dei nascituri. Nel caso specifico si tratta di difendere il diritto di chi sta per nascere di conoscere e vivere intimamente le proprie radici, di  essere inserito all’interno di un chiaro albero genealogico. In altre parole di essere allevato dagli stessi genitori che lo  hanno portato al mondo. La donazione del seme e dell’ovulo, a pagamento o anche gratuitamente è un atto irresponsabile: quel seme contiene l’intero nostro patrimonio genetico, è “un noi stessi  concentrato” e se lo si dona si diventa automaticamente padri. Il figlio che nasce ha tutto il diritto pretendere di venir allevato e cresciuto da colui che ha fatto quel gesto. 

Una legge sui nascituri è più che necessaria. Lo dimostrano alcune contraddizioni evidenti, come la legge che in Spagna vieta l'aborto e la sperimentazione sugli embrioni delle scimmie mentre non esiste analoga tutela per gli esseri umani. Oppure il caso dei due gemelli inglesi nati sani alla 23esima settimana di vita che ha messo in imbarazzo i sostenitori dell'aborto: fino alla 24esima settimana la legislazione inglese non considera il feto vita umana.

A livello della Comunità Europea è partita un'interessante iniziativa:  “Uno di noi” avviata nei 27 paesi membri per raccogliere un milione di firme per la difesa del nascituro. Un invito a dichiarare la protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità di ogni essere umano fin dal concepimento. Qui è possibile firmare la petizione.