Sindone: l'esame del C14 fu una truffa?

17 ottobre 2012

Un'indagine sull'indagine. L'ultima notizia sulla Sindone non parla tanto del telo più famoso al mondo, quanto della operazione di datazione con il Carbonio 14 svolta nel 1988 e che decretò trattarsi di un manufatto medievale. Marco Tosatti su Vatican Insider svela in anteprima i contenuti di un documentario su dvd, "La notte della Sindone” di Francesca Saracino, in uscita nel mese di ottobre.

Un breve riepilogo della storia: gli esami di datazione di piccoli frammenti della Sindone vennero svolti nei laboratori di Tucson, Zurigo e Oxford, coordinati dal British Museum che confrontò i tre risultati e comunicò la conclusione, pubblicata da Nature: il telo risale al periodo tra il 1290 e il 1360.

Nessuno aveva però potuto accedere ai dati grezzi dei singoli laboratori. Sono riusciti nell'intento gli autori di questa indagine, che hanno consultato chimici e statistici, ed ecco subito le sorprese: «nel rapporto pubblicato da Nature, coerente con i dati grezzi esaminati, c’è un errore aritmetico - afferma Pierluigi Conti, professore di statistica dell'Università Sapienza di Roma - un piccolo errore aritmetico che però è decisivo: perché fa sì che si concluda che il materiale esaminato dai tre laboratori è omogeneo». Questo dato inficia le conclusioni statistiche pubblicate da Nature, e rende insostenibile, sul piano scientifico, la tesi della Sindone reperto medievale.

Franco Faia, che fu testimone dell'indagine del 1988, commentando la notizia ci va giù pesante: "si tratta della più grande truffa scientifica di tutti i tempi”.