
L’approccio di stupore dei media nei confronti delle notizie che hanno presentato e titolato come “Papa Francesco apre all’evoluzionismo” è l’ultimo esempio di come la copertura mediatica sulla Chiesa Cattolica sia, a volte, superficiale.
Quasi ogni media, piccolo o grande, ha affermato che Papa Francesco ha finalmente piantato la bandiera della Chiesa Cattolica nel campo del dibattito tra evoluzionismo e creazionismo. L’unico problema? Che quasi tutti i mezzi di informazione hanno avuto un approccio sbagliato "dalla memoria corta" alla questione rivelando di conoscere abbastanza poco della storia della Chiesa su questo argomento.
Nonostante l’eco mediatica il ruolo del Papa in questo trambusto è stato molto piccolo. Papa Francesco, che era presente per lo più per l’inaugurazione di un busto dedicato a Benedetto XVI, ha parlato alla Pontificia Accademia delle Scienze che si era riunita in una sessione plenaria dal titolo “Evolving Concepts of Nature”. Nel suo discorso il Papa ha ribadito quello che i vari pontefici hanno insegnato nelle ultime decine d’anni: “Dio non è un demiurgo o un mago, ma il Creatore che dà l’essere a tutti gli enti” e ancora “L’evoluzione nella natura non contrasta con la nozione di Creazione, perché l’evoluzione presuppone la creazione degli esseri che si evolvono”.
Da queste parole è nato il tam tam mediatico sul Papa evoluzionista. Eppure, chiunque conosca qualcosa sulla storia della Chiesa sa che questa posizione non è affatto nuova. Nel 1950 Papa Pio XII scrisse l’enciclica “Humani Generis” nel quale affermava che non c’è alcun conflitto tra l’evoluzione e la fede cattolica. San Govianni Paolo II ribadì questo concetto nel 1996 sottolineando che l’evoluzione è più di una semplice ipotesi. Nel 2006 Benedetto XVI ha promosso una conferenza a Castel Gandolfo sulle sfumature di concetto tra creazione ed evoluzione.
Tutti questi passaggi sono probabilmente sfuggiti ai media visto che pochi minuti dopo il discorso del Papa internet è letteralmente esploso. Sito dopo sito le parole di Papa Francesco sono state prese e poste fuori contesto puntando su una presunta novità o sulla rottura del pontefice con il passato. Alcuni esempi internazionali e italiani, tutti abbastanza simili:
U.S. News and World Report: “Pope Francis Backs the Big Bang Theory, Evolution”. Huffington Post, SydneyMorning Herald, Telegraph, USA Today, New York Post, La Repubblica, Ilfattoquotidiano, Wired, e la lista potrebbe continuare.
L’ondata non è finita il giorno del discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze, almeno nel mondo anglofono. L’origine di tanto stupore per l’affermazione del Papa è data dal fatto che alcune confessioni cristiane non cattoliche, specialmente negli USA, pongono la creazione come verità scientifica in senso molto letterale. Queste confessioni credono che la terra abbia tra i 10mila e i 6mila anni e che tutte le specie animali, compreso l’uomo, siano state create e messe sulla Terra esattamente così come sono oggi (si chiama Young Earth creationism). Inoltre c’è una più marcata spaccatura tra scienza e fede come dicevamo in questo articolo.
Alcune testate hanno cercato di alimentare il dibattito, alcune per far notare il paradosso americano e altre per sottolineare una rottura con i predecessori di Papa Francesco.
Il The New Republic ha titolato “The Pope Has More Faith Than the GOP in Science.” (Il GOP è il Grand Old Party, il partito repubblicano) Il Washington Post ha pubblicato un articolo da titolo, “Pope Francis may believe in evolution, but 42 percent of Americans do not.” NBCNews ha chiamato la posizione del Papa come una “rottura teologica dal proprio predecessore Benedetto XVI che era un forte esponente del creazionismo”.
Peccato che il Papa Emerito nel 2007 avesse bollato il dibattito tra creazionismo ed evoluzionismo come “assurdo” affermando che:
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