Matrimonio gay: era finta la prima coppia sposata in Argentina

di Gianluigi Marsibilio, 19 marzo 2015

Dopo 5 anni finisce il matrimonio  della prima coppia gay dell’argentina. Coppia che dopo alcuni anni si è rivelata non essere nemmeno tale dato che, come riportata un giornalista e attivista gay argentinoFreyre e Di Bello al momento del matrimonio non vivevano una vera relazione fra di loro ma fingevano di essere una coppia.

Facciamo un passo indietro: 15 luglio 2010, dopo un lunghissimo dibattito politico, mediatico e pubblico, il Senato argentino  ha approvato una legge sui matrimoni omosessuali, risultando il primo stato sud americano a prendere questa decisione. La proposta non passò all'unanimità, dato che nello scrutinio finale si ebbero 33 voti favorevoli e 27 contrari. Tutta la votazione fu accompagnata da lunghe marce e proteste contro questo provvedimento, la più significativa avvenne a qualche giorno dalla votazione con circa 200.000 persone in piazza.

Alex Freyre e Josè Marìa di Bello sono stati la prima coppia a godere di questa nuova legge. Oggi, a 5 anni di distanza, è arrivata la notizia dell'inizio delle loro pratiche di divorzio: sarà da decidere il futuro dei tre figli adottati dalla coppia nel corso di questi anni.  A contorno di questa notizia sul loro divorzio, l'attivista gay Bruno Bimbi ha rivelato che al momento del matrimonio Frey e Josè Maria non erano una vera coppia ma fingevano di esserlo. Lo stesso Freyre nel febbraio 2011 fu espulso all'unanimità dall'associazione FALGBT proprio a causa della sua scorrettezza nel caso del suo matrimonio, e  in alcuni dialoghi ricostruiti dal giornalista viene evidenziato come i rappresentanti delle associazioni conoscessero la realtà dei fatti, ma non hanno parlato perchè la causa politica era più importante.

Sempre il giornalista, nel suo blog, rivela che le varie associazioni cercavano una coppia di uomini o donne disposti a sposarsi immediatamente allo scopo di enfatizzare l'esigenza di una legge sulla questione. Tutto era stato studiato fin nei minimi particolari: mediante l'uso appropriato di Twitter e altri social network dove veniva condivisa con l’opinione pubblica una costruzione mediatica sulla vita felice che la coppia stava conducendo.

Se ti è piaciuto l'articolo condividilo su Facebook  e  Twitter, sostieni Documentazione.info