La prostituzione legalizzata non ferma il traffico di esseri umani

di Gianluigi Marsibilio, 6 maggio 2015

La prostituzione legalizzata in molti paesi del centro Europa, come la Germania, non ha portato all'eliminazione del traffico di essere umani: le condizioni di lavoro e tutela delle prostitute rimangono di basso livello, come evidenziato da interessanti inchieste presentate in queste settimane. Noi ne avevamo già parlato alcune settimane fa, e nel numero del 20 marzo di Internazionale è stata riportata un'inchiesta del ‘’The Daily Telegraph’’ sulla situazione delle prostitute in Germania che dal 2002  sono considerate delle normali lavoratrici grazie ad una legge votata dal parlamento tedesco .

La Germania è il paese con il rapporto abitanti – prostitute più alto d’Europa , infatti secondo gli ultimi dati sono circa 400 mila per oltre 1 milione di clienti . Nel giro di alcuni anni il mercato è diventato enorme e fattura al governo tedesco circa 15 miliardi l’anno , ma le sperate regolarizzazioni su assunzioni e previdenza sociale non sono arrivate: solo 44 ragazze si sono iscritte alla previdenza sociale e il traffico dello sfruttamento illegale non è certo diminuito, e anche nei rapporti annuali del governo viene evidenziato lo scarso risultato della manovra.

Una revisione di queste leggi, volute da un governo socialdemocratico con una partecipazione del partito dei Verdi , è stata chiesta dall’UE, poiché circa il 70% dei casi di traffico degli esseri umani , in Europa , è legato alla prostituzione .

Le vittime di questa tratta sarebbero circa 270.000, e nei paesi in cui è stato legalizzato il mercato del sesso il dato è sempre più allarmante: negli ultimi anni le cause sono da attribuire alla concorrenza creata dall’arrivo di ragazze straniere con  prezzi sempre più in ribasso (e addirittura tariffe "flat") e trafficanti che si muovono senza scrupoli in un business in continua espansione. 

Un altro fenomeno preoccupante è quello legato al turismo sessuale, che è diffuso in parecchie zone dell’EU.  In alcune città della Germania il numero dei clienti è insostenibile e le amministrazioni cittadine  non sanno come fronteggiare questo enorme numero di turisti che arriva da ogni parte del mondo.

Le prostitute lavorano all’interno di  bordelli, che sono presenti in grandi quantità nelle città tedesche, ma questo sistema di lavoro  che avrebbe dovuto evitare alle ragazze di rimanere incastrate nel giro degli sfruttatori della prostituzione, pare non abbia funzionato poiché le prostitute sono gestite per la maggior parte da protettori esterni , e solo pochi gestori dei bordelli esercitano il diritto di gestione delle prostitute.

All'interno dell'inchiesta viene data voce ad alcune ragazze, che sono le vere vittime di questo sistema, poiché sono raggirate da uomini che le allontanano dai paesi di origine promettendo  loro una buona condizione di vita, portandole invece a lavorare in schiavitù nei bordelli: legalizzazione non equivale quindi a scomparsa degli sfruttatori ma a un aumento del traffico degli esseri umani dato che la polizia non può intervenire.

Secondo il governo tedesco è impossibile fare una stima certa sul numero delle prostitute, ma alcune associazioni come Hydra sostengono che in Germania il numero di prostitute si aggiri intorno alle 400.000 mila rinchiuse in circa 600 bordelli.

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