Dopo l'ultima tragedia avvenuta ieri a Las Vegas, quando un uomo di 64 anni ha ucciso a colpi di armi automatiche 58 persone ferendone circa 400 al Route 91 Harvest Festival, si è registrato il record assoluto di morti in una sparatoria sul suolo americano. È risaputo che negli Stati Uniti c'è il più alto tasso di armi per abitante. Quello che non si sa è che queste mietono più vittime che l'AIDS. Negli Usa, tra il 2001 e il 2013, le armi da fuoco hanno ucciso più cittadini che le guerre (Iraq, Afghanistan), casi di overdose e terrorismo messi insieme, oltre al già citato AIDS. Sono infatti più di 390mila i cittadini statunitensi morti in media in questi 12 anni a causa delle armi da fuoco (circa 33mila all’anno). Nel conto sono inclusi gli incidenti con le armi, gli omicidi e i suicidi.
La testata online Vox ha creato alcuni grafici basandosi sui dati pubblicati dall’organizzazione Insurance Institute for Highway Safety (Iihs), dal sito web iCasualties.org e dalla banca dati Wisqars del Cdc (Center for Desease Control and Prevention).
(Il grafico che paragona il numero dei morti da arma da fuoco ai morti per Aids, overdose da droghe illegali, guerre in Iraq e Afghanistan e terrorismo messi insieme).
L’Aids si è diffusa tra centinaia di migliaia di statunitensi negli anni Ottanta e Novanta, quando il governo ha fallito nell’affrontare il problema efficacemente.
Successivamente sono state organizzate campagne di salute pubblica per limitare la diffusione del virus Hiv e i medicinali anti-retrovirali hanno evitato la trasformazione del virus dell’Hiv in Aids.
Nonostante il governo statunitense non abbia saputo affrontare il problema per tempo, causando la trasformazione del virus Hiv in Aids in molti pazienti, le armi uccidono molti più cittadini statunitensi all’anno rispetto all’Aids e non sono nemmeno trattate come un problema della salute pubblica.
(Il grafico che confronta il numero delle morti causate da armi da fuoco e quelle causate dall’Aids in 12 anni).
Una delle ragioni per cui il governo statunitense ha dichiarato guerra alle droghe è il rischio di morire d’overdose: eppure, l’overdose causata dalle droghe illegali uccide un terzo di statunitensi in meno rispetto a quanti ne uccidano i suicidi, gli omicidi e gli incidenti causati dalle armi da fuoco.
(Il grafico che paragona il numero di morti causate da armi da fuoco e quelle causate da overdose da droghe illegali).
Secondo iCasualties.org, per combattere le guerre in Iraq e Afghanistan sono morti 6863 cittadini statunitensi: le armi da fuoco hanno ucciso un numero cinque volte più grande di statunitensi anche solo nell’anno 2013.
(Il grafico che confronta il numero di statunitensi morti nei conflitti in Iraq e Afghanistan e quello causato dalle armi da fuoco).
Le armi da fuoco hanno ucciso un numero 10 volte maggiore di statunitensi rispetto a quanti ne sono rimasti uccisi a causa del terrorismo nel 2001, anno degli attacchi terroristici dell’11 settembre.
In media, tra 2002 e 2011, i cittadini statunitensi uccisi a causa delle armi da fuoco sono stati mille volte maggiori rispetto a quelli uccisi dal terrorismo.
(Il grafico che paragona il numero dei morti a causa delle armi da fuoco con quello dei morti causati dal terrorismo).
Le armi da fuoco non sono la causa principale di morte negli Stati Uniti. Nonostante ciò, il numero di decessi che causano è significativo: può essere paragonato a quello di persone che rimangono uccise ogni anno dagli incidenti d’auto nel Paese.
(Il grafico che confronta il numero delle morti causate da armi da fuoco e quelle causate da incidenti automobilistici).
Le cause principali di morte negli Stati Uniti sono le malattie come quelle cardiovascolari o i tumori, non le armi da fuoco.
Nonostante questo, il numero di morti causate dalle armi da fuoco è molto elevato. Fino al 2 dicembre 2015 sono 355 le sparatorie avvenute negli Stati Uniti, più di una al giorno.
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si è più volte espresso a favore di una maggiore regolazione del commercio d’armi da fuoco nel Paese.
A Ottobre, in seguito alla sparatoria del Community College di Umpqua, dichiarò: “Abbiamo speso più di mille miliardi di dollari, approvato innumerevoli leggi, giustamente dedicato intere agenzie per non permettere attacchi terroristici sul suolo americano, eppure abbiamo un Congresso che blocca esplicitamente la raccolta dei dati [sulla vendita delle armi] che ci permetterebbe potenzialmente di ridurre le morti causate dalle armi da fuoco. Com’è possibile una cosa del genere?”
L’ultima sparatoria compiuta negli Stati Uniti è avvenuta mercoledì 2 dicembre 2015 a San Bernardino, in California. I morti sarebbero almeno 14 e i feriti almeno 17.