
Recentemente abbiamo condiviso una riflessione di Alessandro D’Avenia sul rapporto tra il consumo di pornografia e lo sviluppo di una “cultura dello stupro”. Ma i problemi che la diffusione della pornografia sta comportando non sono solo di tipo culturale: rispetto al 2005 i soggetti maschili con disturbi della sessualità dichiarati sono aumentati quasi del 20%. Questo accade perché le aspettative dovute alle immagini assimilate disattendono la realtà.
Su “Il Corriere della Sera” sono stati messi a sistema diversi studi specialistici sulla pornografia, che restituiscono un quadro dei giovani e giovanissimi, sia maschi che femmine, sempre più influenzati nella loro vita affettiva dai modelli pornografici.
Secondo questi studi a livello globale il 30% dei bambini vede pornografia online, mentre in Italia il 44% dei ragazzi e il 5% delle ragazze tra i 14 e i 17 anni. Gli studi rilevano che spesso la fruizione della pornografia avviene in presenza dei genitori fisicamente presenti ma ignari di cosa i figli stiano guardano sui loro dispositivi mobili.
Il 59% dei maschi che hanno guardato pornografia online afferma di averla cercata volontariamente, molto di meno le ragazze (25%). Considerando i dati ufficiali che riguardano (in teoria) solo utenti maggiorenni, il sito pornografico più visitato al mondo conta in Italia circa 20 milioni di utenti unici al mese, e di questo totale il 16% dichiara un’età tra i 18 e i 24 anni. Bisogna però considerare che per questo sito come per la maggioranza dei siti pornografici non è richiesta alcuna autenticazione di tipo documentale nè alcuna iscrizione via mail.
Pornografia e conseguenze su aggressività e relazioni
Gli adolescenti esposti con regolarità a video e immagini pornografiche sono portati ad avere comportamenti sessisti e più aggressivi di chi non fa uso di pornografia.
Il 70% dei ragazzi che guardano video pornografici percepisce le donne come oggetti sessuali, contro il 30% di chi non li guarda. Il 34% dei ragazzi intervistati e che fa uso di pornografia ha ammesso di aver fatto pressioni sulla partner per avere rapporti; il 17% ha ammesso di costringere la partner a compiere questi atti.
Come già dimostrato ampiamente in letteratura scientifica, il consumo di pornografia influisce direttamente sull’attitudine sessuale di chi ne fa uso. Per esempio, alla domanda «La pornografia online ti ha dato delle idee sui tipi di sesso che vuoi provare?», il 44% degli adolescenti maschi e il 29% delle femmine hanno risposto positivamente. Inoltre insieme alla percezione del sesso pornografico come “realistico”, aumenta la convinzione che i rapporti sessuali occasionali siano più “normali” dei rapporti sessuali che si hanno in una relazione stabile.
Fonti:
https://journals.sagepub.com/doi/abs/10.1177/0886260516633204
https://journals.sagepub.com/doi/full/10.1177/2158244019899462
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