Mentre in Oregon viene rimosso il requisito della residenza per porre fine alla propria vita e in Svizzera si aspetta l’approvazione legale della capsula per il suicidio assistito senza coinvolgimento di medici, sono usciti i dati sui suicidi in Belgio. Ma chi ha chiesto di suicidarsi in Belgio nel 2021?
L'Oregon e il requisito della residenza per il suicidio assistito
L'Oregon è stato il primo stato americano a permettere il suicidio assistito: il Death With Dignity Act del 1997 stabiliva la necessità, per la persona che riceveva una prescrizione letale, di essere residente in Oregon. Tuttavia, Mercatornet ha messo in luce il fatto che l’Oregon Medical Board, il Multnomah County District Attorney e l'Oregon Health Authority hanno concordato di non applicare la legge riguardo a questo requisito senza aspettare l’approvazione della legislatura dello stato. Inoltre, l’Oregon Health Authority è in procinto di avviare una richiesta per rimuovere permanentemente la restrizione di residenza dalla legge. Come spiega Laura Echevarria di National Right to Life, “questo cambiamento permette a chiunque viaggi in Oregon di cercare il suicidio assistito. La possibilità di abuso tra le popolazioni vulnerabili è di grave preoccupazione.”
La Svizzera e la capsula per il suicidio assistito
In Svizzera la procedura di suicidio assistito prevede il coinvolgimento di un medico e una precedente valutazione psichiatrica. Il dottor Philip Nitschke, fondatore dell’azienda australiana Exit International, ha inventato la capsula-sarcofago Sarco per de-medicalizzare la morte assistita e per lasciare all’individuo il totale controllo sulla decisione e sulle modalità con cui togliersi la vita. In un’intervista pubblicata su Swiss Info, Nitschke ha spiegato che è stato chiesto il parere di alcuni esperti per studiare la possibilità legale di utilizzare Sarco per il suicidio assistito, e l’analisi giuridica è stata completata con successo. Attualmente la Svizzera è in attesa dell’approvazione legale della capsula Sarco e ci si aspetta che possa diventare operativa nel corso del 2022.
Il record di morti in Belgio
La Commission fédérale de Contrôle et d’Évaluation de l’Euthanasie (CFCEE) ha diffuso un comunicato - pubblicato anche da Tempi - riguardo al numero di persone che hanno richiesto e ricevuto l’iniezione letale in Belgio nel 2021.
Secondo i dati ufficiali, sono 2699 i cittadini dello scorso anno che hanno richiesto di morire, contro i 2444 del 2020 e i 2659 del 2019. Il comunicato evidenzia che i pazienti che scelgono il suicidio assistito sono sempre più giovani: se la maggioranza di loro ha più di 70 anni, il 32,2% ne ha meno di 60. Inoltre, il 62,8% ha ottenuto l’accesso all’eutanasia a causa di un cancro, mentre una persona su cinque (17,7%) l’ha richiesto a causa di patologie tipiche dell’età avanzata ma non letali. Tra queste, la perdita progressiva della vista o dell’udito, l’artrite e l’incontinenza.
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