Sono 20 i missionari uccisi in tutto il mondo nel 2023: 1 vescovo, 8 sacerdoti, 2 religiosi, 1 seminarista, 1 novizio e 7 laici. A riportarlo è l’Agenzia Fides- agenzia delle pontificie opere missionarie.
Chi sono le vittime?
I venti missionari ricordati nell’elenco annuale di Fides sono i battezzati impegnati nella vita della Chiesa morti in modo violento, anche quando ciò avviene non espressamente per motivi religiosi. Si tratta di pastori, catechisti, operatori sanitari, animatori della liturgia e della carità uniti da un tratto distintivo: la normalità di vita. Nessuno dei venti missionari uccisi nel 2023 ha compiuto azioni eclatanti che avrebbero potuto attirare l’attenzione e renderli nemici di qualcuno. Si sono trovati ad essere, senza colpa, vittime di una brutalità immotivata, di sequestri, di atti di terrorismo, coinvolti in sparatorie o violenze.
Dove sono morti i missionari
In Africa hanno perso la vita 9 missionari.
Nello Stato del Niger don Isaac Achi ha perso la vita nelle fiamme propagatesi durante un assalto di un gruppo armato in una parrocchia. Sempre in Nigeria, don Charles Onomhoale Igechi, è stato aggredito e lasciato senza vita lungo la Agbor Road da uomini armati. Il seminarista Na'aman Danlami è morto bruciato vivo nell’assalto di alcuni banditi alla parrocchia dove prestava servizio nello Stato di Kaduna. Il novizio benedettino Godwin Eze, è stato ucciso dopo essere stato rapito dal monastero di Eruku, nello Stato di Kwara. In Burkina Faso, nella regione di Boucle du Mouhoun, don Jacques Yaro Zerbo è stato assassinato da uomini armati mentre si recava a svolgere attività pastorali. Fratel Moses Simukonde Sens è rimasto ucciso da un proiettile esploso presso un posto di blocco militare nella capitale Ouagadougou. In Tanzania, nella regione di Arusha, don Pamphili Nada ha subito un’aggressione nella sua parrocchia e si è spento mentre veniva portato in ospedale. In Camerun fratel Cyprian Ngeh è stato aggredito e pugnalato a morte in strada. Nella Repubblica Democratica del Congo don Léopold Feyen è stato accoltellato nella sua stanza nella parrocchia in cui svolgeva il servizio pastorale.
In America sono stati assassinati 6 operatori: 1 vescovo, 3 sacerdoti, 2 laiche.
In Messico, nello stato di Jalisco, don Juan Angulo Fonseca è stato ucciso a colpi di arma da fuoco. Padre Javier García Villafaña ha perso la vita sulla strada che collega Cuitzeo e Huandacareo, mentre si stava recando a celebrare la Messa. Le giovani catechiste Gertrudis Cruz de Jesús e Gliserina Cruz Merino sono state assassinate nello Stato di Oaxaca mentre andavano ad una processione eucaristica. Monsignor David O’Connell, vescovo ausiliare di Los Angeles, è stato ucciso dal marito della governante che lo accudiva. Don Stephen Gutgsell ha subito un’aggressione con arma da taglio nella canonica della chiesa di Fort Cahloun (Nebraska), dove viveva da 11 anni.
In Asia sono morti 4 laici: 2 nelle Filippine e 2 in Palestina.
Il 24enne Junrey Barbante e la 18enne Janine Arenas hanno perso la vita a causa di un ordigno fatto esplodere durante la celebrazione eucaristica nell’Università statale di Mindanao, nella provincia di Lanao del Sur. Erano due studenti cattolici e volontari della comunità della cappellania universitaria, impegnati nell’animazione liturgica. Samar Kamal Anton, e sua madre, Nahida Khalil Anton, sono state uccise dai cecchini dell’esercito israeliano mentre si recavano verso il convento delle suore di Madre Teresa, a Gaza.
In Europa è stato assassinato Diego Valencia, sacrestano della parrocchia di Nuestra Senora de La Palma, ad Algeciras (Spagna). Nel corso dell’assalto il giovane marocchino armato di machete che lo ha ucciso ha ferito altre persone.
I missionari uccisi tra il 1980 e il 2022
I dati riportati dall’Agenzia Fides riferiscono che nel decennio 1980-1989 hanno perso la vita 115 missionari in tutto il mondo. Negli anni 1990-2000 il totale di operatori pastorali uccisi è di 604: di questi 248 furono vittime del genocidio del Rwanda avvenuto nel 1994. Tra il 2001 e il 2022 sono morti 544 missionari.
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