Maria Gaetana Agnesi, figlia di Pietro Agnesi, feudatario di Montevecchia, e Anna Brivio nacque a Milano il 16 maggio 1718. Grazie alla sua appartenenza a una famiglia di alto ceto sociale, ebbe l'opportunità di ricevere una solida educazione sia letteraria che scientifica, privilegio raro per le donne dell'epoca.
Gli studi e le pubblicazioni
A soli vent’anni, nel 1738, Maria Gaetana pubblicò Le Propositiones Philosophicae. L’opera, dedicata al suo istitutore, il conte Carlo Belloni, ha un carattere enciclopedico ed è costituita da 191 tesi. Gli argomenti trattati spaziano dalla logica, ontologia, pneumatologia, fisica, botanica e mineralogia alla cosmologia. La Agnesi difese queste tesi durante uno dei seminari informali ospitati nel suo salotto.
L’anno successivo, la brillante ragazza decise di intraprendere gli studi matematici che conseguì nelle città italiane più prestigiose: Milano, Bologna e Pavia.
Nel 1748, Maria Gaetana Agnesi completò la sua opera più importante: Istituzioni Analitiche ad uso della gioventù italiana.
L’Agnesi realizzò quest'opera dopo aver studiato attentamente i trattati matematici di algebra e geometria dei più importanti matematici europei del tempo, con l'obiettivo di creare un sistema organizzato per i risultati del calcolo infinitesimale e dedicò l'opera a Maria Teresa d'Austria.
Le Istituzioni, tradotte anche in francese e in inglese, ebbero successo in tutta Europa.
Le conoscenze dell’autrice non passarono inosservate: papa Benedetto XIV, che aveva ricevuto in dono una copia delle Istituzioni, offrì alla Agnesi la cattedra di matematica all'Università di Bologna. Il senato accademico dell'Università di Bologna decretò la nomina, ma non è chiaro se la Agnesi abbia mai svolto il suo incarico.
La fede e le opere di beneficenza
Maria Gaetana, cresciuta in una famiglia cristiana, aveva sempre espresso il desiderio di dedicarsi alle opere di beneficenza: dopo la morte del padre, avvenuta nel 1752, infatti, trasformò la sua casa a Milano in un rifugio per i bisognosi.
Scriveva così in un’occasione: «L’uomo deve sempre operare per un fine, il Cristiano per la gloria di Dio; finora spero che il mio studio sia stato di gloria a Dio, perché giovevole al prossimo ed unito all’obbedienza, essendo tale anche la volontà e genio di mio padre: ora cessando questa, trovo mezzi e modi migliori per servire a Dio e giovare al prossimo, ed a questi devo e voglio appigliarmi».
Nel 1771, Maria Gaetana Agnesi fu chiamata dal cardinale Pozzobonelli a dirigere il Pio Albergo dei Poveri a Milano, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita insieme agli ospiti, partecipando attivamente alle attività quotidiane e condividendo la vita dell'istituzione.
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