di redazione, 26 aprile 2021
Oggi è il 35esimo anniversario del disastro di Chernobyl. Approfittiamo di questa occasione per rispolverare un po’ di dati su questo tema grazie al contributo della pagina "L'avvocato dell'atomo" che da molti anni fa ottima divulgazione sul tema dell'energia nucleare.
Innanzitutto, cosa è successo a Chernobyl?
In buona sostanza, un mix letale di difetti di progettazione del reattore e errori umani (tanti) ha causato un’esplosione e un incendio che hanno sparso in giro una notevole quantità di radionuclidi.
Potrebbe ricapitare?
No. In nessun caso. È vero che non si può totalmente escludere che prima o poi una centrale nucleare abbia un incidente, ma certamente non di quel calibro. Oggi i reattori sono progettati in maniera completamente diversa e hanno sistemi di sicurezza passivi, volti proprio a scongiurare eventualità del genere.
No. In nessun caso. È vero che non si può totalmente escludere che prima o poi una centrale nucleare abbia un incidente, ma certamente non di quel calibro. Oggi i reattori sono progettati in maniera completamente diversa e hanno sistemi di sicurezza passivi, volti proprio a scongiurare eventualità del genere.
Quanta gente è morta a causa del disastro di Chernobyl?
È complicato stabilirlo con certezza. Il numero riconosciuto di vittime dirette dell’incidente è di 54, alcuni dei quali morti direttamente nell’incendio, altri a causa dell’avvelenamento da radiazioni. La stima delle vittime indirette è più complicata.
È complicato stabilirlo con certezza. Il numero riconosciuto di vittime dirette dell’incidente è di 54, alcuni dei quali morti direttamente nell’incendio, altri a causa dell’avvelenamento da radiazioni. La stima delle vittime indirette è più complicata.
Perché è così difficile contare le vittime indirette? Perché i tumori indotti dalle radiazioni compaiono a distanza di decenni e non sono diversi da quelli di altra natura, dunque è impossibile stabilire un rapporto di causa-effetto. L’unico modo per stimare la mortalità indiretta dovuta a Chernobyl è quindi quello di andare a vedere se dopo l’incidente i casi di tumore sono aumentati rispetto a prima. Ma i tumori sono la seconda causa di morte nel mondo, dopo le malattie cardiovascolari, e dunque, se l’aumento dei casi di tumore è basso, potrebbe essere una semplice fluttuazione statistica.
Qual è la stima più accurata a nostra disposizione? Quella dell’UNSCEAR, il Comitato Scientifico delle Nazioni Unite sugli Effetti delle Radiazioni Atomiche. Trovate il loro report qua: https://www.unscear.org/.../11-80076_Report_2008_Annex_D.pdf
Quanti morti stima l’UNSCEAR? Non abbiamo un numero preciso. Sappiamo però che l’incidenza relativa del tumore alla tiroide è aumentata di molto nella fascia di popolazione esposta allo Iodio 131 in giovane età. Parliamo di circa 6000 casi (nel 2008) di tumori alla tiroide, che potrebbero arrivare fino a 16.000 nei prossimi decenni. Tuttavia il tumore alla Tiroide è uno dei più trattabili, e ha un tasso di sopravvivenza del 98-99% (https://www.cancer.net/cancer.../thyroid-cancer/statistics), quindi questi casi di tumore si traducono al più in alcune centinaia di vittime.
E per quanto riguarda tutte le altre tipologie di tumore? Il report UNSCEAR di cui sopra dice che: “There appears to be, at present, no hard evidence of any measurable increased incidence of all cancers combined amongst the general population of the Russian Federation and Ukraine”.
Neanche le persone che hanno lavorato alla messa in sicurezza della centrale avranno conseguenze sulla salute? Al momento ci sono dati che sembrano mostrare un aumento di alcune tipologie di leucemie e cataratte nella coorte dei liquidatori, ma i numeri sono troppo bassi per trarre conclusioni. Il report del Chernobyl Forum del 2003 riportava fino a 4000 potenziali vittime di tumori radio-indotti tra i liquidatori, ma al momento questo numero non ha riscontri nella realtà.
Perché il report dei Verdi Europei su Chernobyl, il TORCH, prevede svariate decine di migliaia di morti? Il TORCH, come specificato nella stessa introduzione del documento, fa uso del modello LNT per stimare il numero di morti. Il modello LNT, secondo la stessa commissione internazionale sulla radioprotezione (ICRP), è da ritenersi utile ai fini della prevenzione, ma non ha efficacia predittiva (https://www.icrp.org/docs/P103_Italian.pdf).
È vero che c’è stato un aumento di malformazioni e mutazioni nei bambini? No. I casi di bambini nati con deformità ci sono stati, come purtroppo capita ovunque, ma i numeri non sono diversi rispetto a quelli delle popolazioni non esposte alle radiazioni, e dunque non ha senso presumere un rapporto di causa-effetto con le stesse. Questo dato, oltre ad essere presente nel report linkato sopra, è stato anche confermato in uno studio recentissimo: https://www.sciencedirect.com/.../abs/pii/S1383574213000471
La serie TV di HBO è fatta bene? Molto, ma contiene comunque diversi errori (è pur sempre un prodotto per la televisione che necessità di accorgimenti narrativi).
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