Quanti sono i giovani pronti a lasciare l’Italia?
Il numero dei giovani laureati pronti a partire, oggi, è pari al 49% degli intervistati, cioè quasi 134 mila. Un dato nettamente superiore al 2006, quando era il 38%. Un laureato su tre non ha problemi a trasferirsi in un altro continente, uno su quattro accetta spostamenti frequenti. Il 52% si dice disponibile a trasferire anche la residenza. Numeri che segnalano una grande volontà dei giovani italiani di cercare lavoro all’estero, perché credono che in Italia non ci siano prospettive all’altezza delle loro aspettative. Solo il 3 per cento dei laureati, che hanno partecipato alla rilevazione, è indisponibile a qualsiasi tipo di trasferta.
Quanti italiani lavorano già all’estero?
A cinque anni dalla laurea lavora all'estero il 7 per cento dei laureati italiani in possesso di una laurea magistrale, un dato in lieve crescita nell’ultimo triennio. Un elemento caratterizza questi giovani: chi decide di spostarsi fuori per motivi lavorativi, in genere, ha avuto voti agli esami migliori e studi più regolari. Tra loro, oltre l'80 per cento degli occupati all'estero lavora in Europa: il 19 nel Regno Unito, il 12 in Svizzera e in Germania, il 10 in Francia, il 6 in Spagna. Le retribuzioni medie percepite sono superiori a quelle dei lavoratori con lo stesso titolo di studio rimasti in Italia: chi è in possesso di una laurea magistrale ed è emigrato guadagna, a cinque anni dalla fine studi, 2.202 euro mensili netti, il 64% in più rispetto ai 1.344 euro dei colleghi rimasti a casa.