Gli immigrati pagano le tasse allo Stato

di Priscilla Muro, 5 ottobre 2021

Un altro luogo comune sull’immigrazione da sfatare: anche gli immigrati pagano le tasse allo Stato e lo fanno perché lavorano. Tanto per fare un esempio, nel 2012 il gettito contributivo versato dagli stranieri in Italia è stato di circa 8,9 miliardi di euro. È quanto emerge dal rapporto annuale della Fondazione Leone Moressa dal titolo “Il valore dell’immigrazione" con il patrocinio dell’OIM (Organizzazione internazionale per le migrazioni) e del ministero degli Affari esteri

Quanti immigrati ci sono in Italia e che lavoro fanno

Se gli immigrati pagano le tasse allo Stato, vuol dire che hanno trovato un lavoro in grado di produrre reddito, e in misura tale da poterne inviarne una parte nel loro Paese d’origine. In Italia, gli immigrati costituiscono poco più dell'l’8% della popolazione residente (5 milioni di residenti al 1 gennaio 2020) e rappresentano il 10,5% del totale degli occupati ed il 7,8% del totale degli imprenditori. Nel 2016 la ricchezza prodotta dagli occupati stranieri è stata di 123 miliardi, circa  l’8,8% del Pil italiano. I settori dove gli stranieri hanno un peso maggiore sono i servizi dedicati alla persona (28,9%), il settore dell’industria (18,4%) e delle costruzioni (13,3%). Il Rapporto però sottolinea anche il contributo degli immigrati all’imprenditoria straniera, che in Italia rappresenta quasi l’8,2% delle imprese totali.

In termini di nuovi beni e servizi messi a disposizione, il valore aggiunto prodotto dagli immigrati è pari a circa 85,6 milioni di euro, distribuiti per il 40,5% (34,6 milioni di euro) nel settore dei servizi, per il 19,6% (16,8 milioni) nelle attività commerciali e per il 18,8% (16,1 milioni) nelle imprese manifatturiere.

Quanto pagano gli immigrati allo Stato?

Sulla base degli dati INPS, il rapporto produce una stima della somma versata dagli immigrati allo Stato italiano. L’INPS (2009) calcola il contributo versato dagli stranieri come il 4,2% del totale e il rapporto stima “un gettito contributivo di 8,9 miliardi di euro”. Ma non vi sono solo i contributi fiscali. 

Un’altra entrata per le casse dello Stato è relativa alla spesa per i permessi di soggiorno (circa 1,2 milioni di permessi nel 2012 con una spesa media di 200 euro) e le domande di acquisizione di cittadinanza italiana, (che hanno prodotto circa 13 milioni di euro per lo Stato).

Infine, se ragioniamo in relazione alla stima delle entrate e delle uscite dello Stato legate alla presenza straniera in Italia, il  bilancio è positivo ( +3,9 miliardi di euro).

Tutti i dati citati dal Rapporto sono stati calcolati sulla base delle dichiarazioni dei redditi del 2013 e quindi si riferiscono all'anno d'imposta 2012.

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