È dimostrato dalla scienza: i videogiochi, se usati con buon senso e moderazione, possono essere un vero toccasana.
Nel numero 67 di Focus uscito a gennaio 2021 Massimo Manzo ha esposto 10 motivi per cui, secondo la scienza, distrarsi con i videogame fa bene alla salute. Focus.it ne ha riportati alcuni.
Piccoli antistress
Una ricerca pubblicata sul Journal of cyber therapy and rehabilitation ha dimostrato che i casual game, ossia i videogiochi semplici come Tetris che richiedono uno sforzo minimo per utilizzarli, sono in grado di far rilassare e di migliorare l’umore distraendo dalle fatiche quotidiane.
Problem solving
L’American Psychological Association ha messo in luce la capacità che si sviluppa in coloro che giocano a videogame strategici di risolvere situazioni reali complesse in un tempo più breve. Inoltre, è dimostrato che i ragazzi in questione sono facilitati nel raggiungimento di risultati scolastici migliori.
Decisioni più rapide
L’Università di Rochester (USA) ha rilevato come i videogiochi d’azione come Call of Duty siano in grado di stimolare l’adrenalina e di velocizzare il processo decisionale dei gamer, che diventa fino al 25% più rapido rispetto alla media dei ragazzi.
Aiutano a socializzare
La Society for Researching Child Development (USA) ha pubblicato uno studio che prova che i videogame permettono ai giovani di sviluppare la capacità di socializzare e l’attitudine alla cooperazione grazie all’abitudine di giocare in compagnia e di fare parte di grandi community virtuali.
Giocando si impara
Al contrario del pensiero comune che ritiene i videogame meri passatempi diseducativi, è possibile utilizzarli per imparare cose nuove. Alcuni, come per esempio Assassin’s Creed, oltre a stimolare la curiosità permettono di approfondire le diverse epoche storiche.
Movimento
Una ricerca della Louisiana State University (USA) ha sfatato un altro mito: non sempre utilizzare i videogiochi è sinonimo di sedentarietà. È stato dimostrato, infatti, che alcuni videogame come Wii Fit sono stati utilizzati per aiutare dei bambini in sovrappeso a dimagrire, rendendoli propensi a svolgere attività fisica senza dover rinunciare al divertimento.
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