Il 14 febbraio è considerato da tutto il mondo occidentale la festa degli innamorati. Ma perché san Valentino è il patrono degli innamorati? In questo articolo cerchiamo di tracciare una breve storia della festa di san Valentino.
San Valentino per la chiesa cattolica
San Valentino è stato vescovo di Terni nel terzo secolo d.C. e fu decapitato a causa della propria fede per ordine dell’imperatore Aureliano nel 273. Nel 494 papa Gelasio I istituì la festa di san Valentino il giorno 14 di febbraio, probabilmente per “cristianizzare” la festa delle Lupercali del 15 febbraio.
La festa delle Lupercali era infatti una festa dedicata alla lupa che aveva allattato i fondatori di Roma e in onore del dio romano della fertilità Luperco. Sembra che la festa originariamente prevedesse sacrifici rituali, persone nude che correvano intorno al Palatino e estrazione casuale di partner con i quali unirsi per compiacere il dio della fertilità.
Attualmente il 14 febbraio la chiesa cattolica ricorda liturgicamente i santi Cirillo e Metodio. Nel martirologio romano aggiornato al 1956, dove sono raccolte le date, i luoghi e le circostanze delle morti dei martiri e dei santi cristiani, sono citati 8 diversi Valentino. Le storie e le leggende probabilmente si sono sovrapposte all’aumentare del loro numero lungo i secoli.
Leggende e racconti intorno alla figura di san Valentino
Quali sono le origini del passaggio dal martirio di san Valentino alla festa degli innamorati? Gli episodi che lo collegano alla questione dell’amore sono principalmente due. Valentino sarebbe stato infatti decapitato per aver celebrato il matrimonio di una donna cristiana, Serapia, con un legionario pagano, Sabino. Un’altra tradizione riporta che Valentino fosse una specie di consulente per coppie cristiane in difficoltà.
Molte fonti concordano con il fatto che il culto di san Valentino sia stato portato nel cuore dell’Europa medievale, in Francia ed Inghilterra, dai monaci benedettini. Una credenza popolare medievale voleva che la stagione degli amori dei volatili iniziasse proprio il 14 febbraio, giorno di san Valentino.
San Valentino protettore degli epilettici
Prima che si diffondesse la fama di protettori degli innamorati, san Valentino era considerato protettore degli epilettici e dei malati psichici. Questa devozione era collegata al racconto della sua guarigione miracolosa del figlio di un maestro di retorica latina di nome Cratone. Il miracolato e i suoi familiari in seguito decisero di farsi battezzare, ma questo portò Valentino alla decapitazione per mano dei pagani.
Questa versione è “attestata” nel Martirologio romano:
“A Roma, sulla via Flaminia, il natale di san Valentino, prete e martire, il quale, glorioso per guarigioni e dottrina, fu percosso con bastoni e decapitato sotto Claudio Cesare”.
Nello stesso documento si legge anche della sorte del Vescovo di Terni, città in cui la devozione a san Valentino protettore degli innamorati è oggi molto radicata:
“A Terni san Valentino, Vescovo e Martire, il quale, dopo lunga flagellazione messo in prigione e, non potendo esser vinto, inal- mente nel silenzio della mezza notte tratto fuori dal carcere, fu decollato per ordine di Plàcido, Prefetto della città”.
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